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Ecobonus, Sismabonus, Bonus Mobili e Bonus Verde scadono al 31 dicembre 2024, mentre il Bonus Barriere Architettoniche arriva sino al 31 dicembre 2025 ma ci sono molte limitazioni sia per il tipo dei lavori agevolabili (no agli infissi), sia in merito alla possibilità di optare per lo sconto in fattura o la cessione del credito (possibile, ormai, solo per gli edifici delle zone terremotate con un plafond di 400 milioni). Superbonus condomini col decalage anche nel 2025 (al 65%).

Il Decreto Superbonus ha cristalizzato le opportunità ormai residue di cessione del credito ma è utile riepilogare le scadenze di tutti i bonus edilizi attualmente esistenti, per fae il punto su una situazione variegata ma che al termine del 2024 vede la ‘fine’ di diverse agevolazioni.

 

Bonus Ristrutturazioni Edilizie: 31 dicembre 2024 nella versione al 50%, poi 36% e dal 2028 al 30%

Il Bonus Ristrutturazioni è stato introdotto nel nostro ordinamento dall’art.16 comma 1 del DL 63/2013 e non prevede una scadenza.

La detrazione è potenziata per l’anno corrente al 50% su una spesa massima di 98 mila euro e riguarda gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, ma dal 2025 si scenderà al 36% su un importo non superiore a 48 mila euro, così come, in virtù delle novità della conversione in legge del DL Superbonus (39/2024), dal 2028 si passerà al 30%.

NB – Rientrano in questa agevolazione anche i lavori sulle finiture degli edifici, che sono classificati come lavori di manutenzione ordinaria.

Superbonus

 

Superbonus condomini: decalage dal 2024 senza cessioni

Per quel che riguarda i condomini classici, nel 2024 è scattato il decalage al 70%, mentre nel 2025 si passerà al 65%, ovviamente senza possibilità di cessione del credito.

 

Superbonus APS e ONLUS (classiche e socio-sanitarie)

Le ONLUS classiche e le associazioni di promozione sociale (APS) seguono l’orizzonte temporale e le percentuali viste sopra per i condomini (nel 2024, quindi, decalage 70 e poi 65%).

Le ONLUS che svolgono attività socio-sanitaria e assistenziale (prestazione di servizi sanitari), potranno beneficiare ancora del Superbonus al 110% fino al 31 dicembre 2025, ma al rispetto di due precise condizioni:

  • devono possedere immobili accatastati in categoria B1, B2 e D4;
  • i membri del CDA non devono percepire compensi né indennità di carica.

NB – In virtù di quanto disposto dal DL Stop Superbonus, dal 30 marzo 2024 non è più possibile optare per cessione del credito o sconto in fattura in alternativa alla detrazione diretta del bonus.

Superbonus per edifici in zone terremotate: 31 dicembre 2025

A prescindere dal tipo di immobile, per gli interventi edilizi in comuni terremotati dal 2009 in poi (fa fede la dichiarazione dello stato di emergenza) si prenderà:

  • il Superbonus al 110% per le spese sostenute fino al 31/12/2025, ma solo per la parte che eccede il contributo per la ricostruzione (se è stato erogato);
  • il Superbonus al 110%, con spesa maggiorata del 50%, se si rinuncia al contributo per la ricostruzione.

Per questo tipo di lavori è ancora possibile optare per cessione del credito o sconto in fattura, ma attenzione:

 

Ecobonus ed Ecosismabonus (riqualificazione energetica): 31 dicembre 2024

L’Ecobonus ordinario rafforzato (art.14 DL 63/2013, detrazione del 50 o 65% a seconda della tipologia di intervento) e quello per le opere sulle parti comuni degli edifici condominiali (detrazioni del 70-75% ovvero dell’80-85%, se finalizzate sia alla riduzione del rischio sismico sia alla riqualificazione energetica di immobili ubicati nelle zone sismiche 1, 2 e 3, cd. Ecosismabonus), è fruibile fino al 31 dicembre 2024.

 

Sismabonus e Sismabonus Acquisti ordinario (miglioramento sismico): 31 dicembre 2024

Il Sismabonus è ‘normato’ dall’art.16 comma 1-bis e seguenti del DL 63/2013, e riguarda gli interventi relativi all’adozione di misure antisismiche e all’esecuzione di opere per la messa in sicurezza statica degli edifici.

La Legge di Bilancio 2022 ha prorogato fino al 31 dicembre 2024 tutte le tipologie di detrazioni previste per questa categoria di lavori (50%, 70-80%, 75-85%), incluso il “Sismabonus acquisti” riconosciuto a chi compra immobili ubicati nei comuni ricadenti nelle zone classificate a rischio sismico 1, 2 e 3, realizzati mediante demolizione e ricostruzione di interi edifici per ridurne il rischio sismico (ovviamente con le quote ordinarie).

 

Bonus Verde: 31 dicembre 2024

L’agevolazione del 36% per arredo verde urbano (sistemazione a verde di aree scoperte private di edifici esistenti, immobili, pertinenze e recinzioni, impianti di irrigazione e pozzi più coperture a verde di giardini pensili) di cui all’art.1 comma 12 e segg. legge 205/2017 arriverà fino al 31 dicembre 2024.

Sottolineiamo però che:

  • la spesa massima agevolabile non può superare 5 mila euro per appartamento;
  • se la sistemazione a verde riguarda le parti comuni di edifici, la detrazione è calcolata su una spesa massima di 5 mila euro per ogni unità immobiliare.

 

Bonus Mobili: 31 dicembre 2024 ma massimale a  a 5.000 euro

Per quanto riguarda la detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati all’arredo di immobili oggetto di interventi di ristrutturazione, iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto, normata dall’art.16 comma 2 del DL 63/2013, la Legge di Bilancio 2022 l’aveva prorogata al 31 dicembre 2024 ma con alcune particolarità da tenere ben presenti.

Nello specifico:

  • la spesa massima agevolabile è scesa, nel 2024, a 5.000 euro per ogni unità immobiliare ristrutturata, comprensiva delle pertinenze, o in riferimento alla parte comune dell’edificio oggetto di intervento;
  • se i lavori edilizi sono effettuati nell’anno precedente a quello dell’acquisto di mobili/elettrodomestici ovvero sono iniziati nell’anno precedente e proseguiti nell’anno dell’acquisto, nel limite di 5 mila euro occorre tener conto anche delle spese dell’anno precedente per le quali si è fruito del bonus;
  • etichetta energetica degli elettrodomestici ammessi al bonus: devono essere di classe non inferiore alla A (forni), alla E (lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie) o alla F (frigoriferi e congelatori).

 

Bonus Barriere Architettoniche: 31 dicembre 2025 con limitazioni

Il comma 365 della legge 197/2022 (Manovra 2023) ha prorogato al 31 dicembre 2025 la detrazione prevista per gli interventi finalizzati al superamento e all’eliminazione di barriere architettoniche, cioè il cd. Bonus Barriere Architettoniche al 75%, inserito nel nostro ordinamento dalla Legge di Bilancio 2022, che era andata ad aggiungere l’art.119-ter al DL Rilancio.

E’ prevista, per i lavori condominiali, una delibera di approvazione che dovrà avere il voto favorevole di una maggioranza rappresentativa di un terzo del valore millesimale del condominio.

NB – In virtù di quanto disposto dal Decret Superbonus, non è più possibile optare per cessione del credito o sconto in fattura in alternativa alla detrazione diretta del bonus.

Per le spese sostenute a partire dal 30 dicembre 2023, il Bonus Barriere 75% è limitato a lavori aventi ad oggetto scale, rampe e installazione di ascensori, servoscala e piattaforme elevatrici. Restano fuori, tra l’altro, gli infissi.

 

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