Cala per il quinto mese consecutivo il tasso di interesse sui mutui alle famiglie: ad aprile si colloca al 4,09%, in diminuzione rispetto al 4,21% del mese precedente e soprattutto rispetto al 49,2% (-0,83%) toccato a novembre 2023, il livello più alto da 15 anni. Lo rileva Bankitalia nel suo periodo quaderno «Banche e moneta: serie nazionali».
Il tasso annuale effettivo globale (Taeg) sulle nuove erogazioni di credito al consumo è rimasto tendenzialmente stabile dal 10,61% di marzo al 10,59%.
Al contrario, ad aprile è aumentato il tasso di interesse per i nuovi prestiti alle imprese, attestandosi al 5,30% dal 5,26% nel mese precedente, quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari al 5,70%, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati al 5,04%.
Frena la riduzione dei prestiti
Continua seppur a un ritmo inferiore la riduzione dei prestiti a famiglie e imprese, fotografa Via Nazionale.
Nello specifico, i prestiti al settore privato sono diminuiti del 2,2% sui dodici mesi, in rallentamento rispetto al -2,4% di marzo. I prestiti alle famiglie si sono ridotti dell’1,2% su base annua dal -1,4% di marzo, mentre quelli alle imprese sono diminuiti del 3,4% (-3,9 nel mese precedente).
Boom di raccolta di bond
I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari all’1,04% (come nel mese precedente). Laddove i depositi del settore privato sono diminuiti dell’1,6%, a fronte di un tasso di variazione sui dodici mesi nullo a marzo. La raccolta obbligazionaria è aumentata del 21,6%, in accelerazione rispetto al +18,7% di marzo.
Risparmio concreto per gli italiani
Il calo dei tassi di interesse sui mutui «è una buona notizia per le famiglie che hanno accesso un finanziamento per l’acquisto della prima casa, mentre si attende che il taglio dei tassi dello 0,25% deciso lo scorso 6 giugno dalla Bce si rifletta sul mercato creditizio», afferma il Codacons. Il complessivo taglio dello 0,83% dei tassi negli ultimi cinque mesi, ipotizzando un finanziamento da 125mila euro a 25 anni, si concretizza un risparmio di circa 58 euro sulla rata mensile, pari a 696 euro annui.
Dato leggermente inferiore rispetto a quello calcolato dall’Unione Nazionale Consumatori: «considerando l’importo e la durata media di un mutuo, il calo dei tassi significa che la rata, per chi ha sottoscritto ora un mutuo a tasso variabile, scende, rispetto al picco di novembre 2023, di 61 euro al mese, pari a un risparmio su base annua di 732 euro» ha riportato il presidente Massimiliano Dona. (riproduzione riservata)
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