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Siamo entrati nel vivo nella stagione della dichiarazione dei redditi. I lavoratori dipendenti hanno tempo fino al prossimo 30 settembre 2024 per inviare il Modello 730. Chi, invece, dovesse utilizzare il Modello Redditi Persone Fisiche ha tempo fino al 15 ottobre per inviare la documentazione.

Una scadenza, invece, è leggermente più vicina e coinvolge quanti hanno già inviato il proprio Modello 730: il 20 giugno. Entro questa data è possibile annullare la dichiarazione dei redditi già inviata, nel caso in cui fossero stati riscontrati degli errori.

Ma entriamo nel dettaglio e scopriamo quali sono le novità più importanti introdotte quest’anno.

Modello 730, le scadenze valide per il 2024

Si è aperta ufficialmente la stazione della dichiarazione dei redditi. A questo punto i contribuenti devono prestare la massima attenzione alle scadenze previste da qui a fine anno per la presentazione della documentazione.

Entro il 30 settembre 2024 è possibile presentare il Modello 730. Ricordiamo che questo strumento permette di essere presentato in forma congiunta tra i coniugi, quando entrambi siano in possesso di redditi da lavoro dipendente o assimilati. O stanno percependo la pensione. Per utilizzare il Modello 730 congiunto è sufficiente che uno dei due abbia un sostituto d’imposta attraverso il quale assolvere le varie incombenze.

Tra le scadenze più importanti da tenere a mente vi è quella del 20 giugno 2024. Entro questa data, quanti abbiano già provveduto ad inviare la dichiarazione dei redditi, hanno la possibilità di annullare l’invio e procedere con una nuova trasmissione. L’Agenzia delle Entrate permette di effettuare questa operazione a quanti si dovessero essere accorti di aver commesso un errore e hanno intenzione di porvi rimedio senza pagare delle spiacevoli sanzioni.

Quanti dovessero aver bucato la scadenza del 30 settembre possono porvi rimedio entro il 15 ottobre 2024: a questo punto non sarà più possibile presentare il Modello 730, ma dovrà essere presentato il Modello Redditi Persone Fisiche, lo stesso strumento che devono utilizzare obbligatoriamente i liberi professionisti e i lavoratori autonomi dotati di partita Iva.

Modello 730, le principali novità del 2024

Nel 2024 sono state introdotte alcune importanti novità per i contribuenti che presentano la dichiarazione dei redditi utilizzando il Modello 730. Vediamo quali sono.

Prima di tutto è stata ampliata la platea dei contribuenti che possono utilizzare il Modello 730: la dichiarazione può essere utilizzata da tutti i contribuenti non titolari di partita Iva.

Proseguono i cambiamenti delle detrazioni per i figli a carico, per i quali si percepisce l’assegno unico. Qualche cosa era già emersa lo scorso anno, ma per il periodo d’imposta 2023 l’impatto della novità è esteso a tutto l’anno (per il 2022, le novità avevano impattato dal mese di marzo in poi). Decadono le detrazioni per i figli a carico: spettano unicamente per quelli con più di 21 anni.

Tra le altre novità c’è il Superbonus 110%, che dovrà essere spalmato nell’arco di dieci rate annuali, invece che nelle canoniche cinque. Ma non solo: il bonus mobili continuerà a spettare – sempre al 50% – ma il tetto di spesa è stato ridotto a 8.000 euro invece che a 10.000 euro.

Criptovalute e capitali di fonte estera

Nel Modello 730, da quest’anno, ci finiscono anche le criptovalute, che devono essere dichiarate nel nuovo Quadro RW. Ma non solo: vi confluiscono anche i dati relativi a IVIE e IVAFE.

Viene inoltre allargato il Quadro L, dove viene aggiunta la rivalutazione dei terreni e la tassazione sostitutiva dei redditi di capitale di fonte estera che sono percepiti dal contribuente, senza l’intervento di eventuali intermediari residenti.

Le novità per i titolari di partita Iva

Alcune novità sono previste anche per i titolari di partita Iva, che potranno accedere alla dichiarazione dei redditi precompilata. In questo caso non potranno ricorrere al Modello 730, ma dovranno utilizzare il modello Redditi PF, al cui interno dovrebbero essere contenuti i redditi estrapolati dalle certificazioni uniche 2024.

Le spese detraibili dal Modello 730

Come ogni anno i contribuenti hanno la possibilità di portare in detrazione alcune spese sostenute nel corso del 2023. vediamo quali sono le più importanti.

Spese mediche

Nel Modello 730 i contribuenti hanno la possibilità di portare in detrazione le spese mediche ottenendo uno sconto del 19%. È prevista una franchigia di 129,11 euro. Questo significa, molto semplicemente, che è possibile ottenere una detrazione del 19% della differenza tra questo è stato speso e la franchigia di 129,11 euro.

Spese veterinarie

Si possono portare in detrazione anche le spese veterinarie. Funzionano in maniera simile a quelle mediche: esiste una franchigia di 129,11 euro, la detrazione è pari al 19%. Ma il tetto massimo previsto è di 550 euro. Questo significa, in altre parole, che la spesa massima detraibile è pari a 550 euro, da cui deve essere detratta la franchigia.

Le spese scolastiche

È prevista una detrazione del 19% delle spese scolastiche, per un tetto massimo di 800 euro.

Risultano essere detraibili anche le spese rientrano anche le spese per l’iscrizione e la frequenza dei corsi universitari e post universitari. Anche in questo caso è prevista una detrazione Irpef del 19% degli oneri e dei contributi versati per ogni singolo periodo d’imposta. Per la frequenza dei corsi universitari pubblici è la detrazione si applica per l’intero importo, senza alcun vincolo di spesa. I contribuenti possono ottenere gli sconti Irpef per:

  • le tasse di immatricolazione ed iscrizione (anche per gli studenti fuori corso);
  • le soprattasse per esami di profitto e laurea;
  • la partecipazione ai test di accesso ai corsi di laurea;
  • la frequenza dei Tirocini Formativi Attivi (TFA) per la formazione iniziale dei docenti istituiti, ai sensi del decreto del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca n. 249 del 10 settembre 2010.

Spese di trasporto

I contribuenti hanno la possibilità di detrarre le spese di trasporto. Nel Modello 730 è possibile portare in detrazione gli abbonamenti per il bus, il tram, il metro e i treni regionali e interregionali. È possibile ottenere un rimborso pari al 19% per un limite massimo di spesa di 250 euro.

Spese di ristrutturazione ed efficientamento energetico

All’interno del Modello 730 è possibile ottenere la detrazione al 50% per gli interventi di ristrutturazione. L’importo massimo è pari a 96.000 euro per singola unità immobiliare.

Tra le spese che si possono inserire all’interno del Modello 730 ci sono anche quelle che servono a migliorare l’efficienza energetica degli edifici. L’agevolazione, la cui aliquota è compresa tra il 50 ed il 65%. Per il superbonus, invece, la percentuale è riconosciuta per i lavori eseguiti è pari al 90%.

Interessi sui mutui

Per quanto riguarda gli interessi passivi e gli oneri accessori di un mutuo la detrazione prevista è pari al 19%. L’importo massimo previsto è pari a 2.065 euro per ogni intestatario del mutuo, a prescindere dall’ammontare del reddito complessivo.

Spese di affitto

Anche per l’affitto è prevista una detrazione pari al 19%, per un importo massimo pari a 2.633 euro. L’agevolazione spetta anche quando sono stati stipulati degli atti di assegnazione in godimento stipulati con enti per il diritto allo studio, università, e altri enti riconosciuti ma non è ammessa per i contratti di sublocazione.

Quando arrivano i rimborsi

L’arrivo dei rimborsi è condizionato dalla data entro la quale è stato presentato il Modello 730. Per quelli consegnati entro il mese di maggio il rimborso non arriverà prima del cedolino di luglio per i lavoratori dipendenti e di agosto per i pensionati.

Chi invece lo presenta nel corso del mese di giugno, i rimborsi arriveranno con un mese di ritardo.

 

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