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L’allarme lanciato dalla Uil (Unione Italiana del Lavoro) riguarda la possibile sottoutilizzazione delle nuove strutture sanitarie, come case e ospedali di comunità, previste dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).


Secondo il report della Uil sull’allocazione delle risorse finanziarie per la realizzazione degli interventi nella missione 6 Salute del PNRR, le 1038 Case di Comunità e i 307 Ospedali di Comunità rischiano di rimanere inutilizzati, a meno che non vengano adeguatamente dotati di personale sanitario.

Il report evidenzia che il costo annuo medio per far funzionare tutte queste strutture è stimato intorno a 1 miliardo e 366 milioni di euro, per un totale di circa 30mila professionisti necessari. Tuttavia, l’impegno finanziario previsto dallo Stato è molto al di sotto di questa cifra, con solo 250 milioni di euro previsti per il 2025 e altrettanti per il 2026.

Case e ospedali di comunità rischiano di rimanere vuoti: l’appello della UIL

La Uil critica il basso investimento del governo nel settore sanitario, che attualmente rappresenta solo il 6% del PIL nazionale, e lamenta l’assenza di un aumento del tetto di spesa per l’assunzione di nuovo personale, il che potrebbe compromettere l’efficienza delle strutture dedicate alla medicina del territorio.

Il sindacato avverte che, anche se le nuove strutture venissero realizzate, sarebbe difficile farle funzionare a causa della grave carenza di personale sanitario, il cui finanziamento dovrebbe provenire dai bilanci nazionali anziché dal PNRR.

Secondo il report della Uil, per garantire il corretto funzionamento delle nuove strutture, sarebbe necessario destinare circa 1,4 miliardi di euro al personale sanitario, inclusi infermieri, infermieri di comunità, OSS e altro personale di supporto, oltre ai finanziamenti necessari per i medici.

Il sindacato critica anche il D.M.77/2022, sottolineando che l’idea iniziale di introdurre l’infermiere di famiglia o di comunità è stata depotenziata dalla mancanza di assunzioni di nuovo personale, che ha portato a un trasferimento di risorse dal settore ospedaliero a quello territoriale senza un aumento netto di personale.

In conclusione, la Uil sottolinea la necessità di un forte impegno da parte del governo per realizzare la missione 6 Salute del PNRR e salvare il Sistema Sanitario Nazionale, che dovrebbe essere universale, pubblico e distribuito in modo equo su tutto il territorio nazionale. Per fare ciò, è necessaria una riforma fiscale basata sui principi di equità e progressività, al fine di ridistribuire la ricchezza e costruire uno Stato Sociale che rispetti i principi contenuti nella legge 833/78.

Il report della Uil ha lo scopo di attirare l’attenzione sul fatto che la missione 6 Salute del PNRR manca ancora di dati e informazioni cruciali per la sua attuazione, mettendo a rischio la realizzazione di una medicina territoriale essenziale per affrontare le sfide sanitarie del paese.

Il dossier completo della UIL

Qui il documento da consultare e scaricare.


Fonte: articolo di redazione lentepubblica.it



 

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