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L’Acqua S.Bernardo Cantù si presentava oggi, giovedì 6 giugno, al PalaDesio con una sola missione: vincere. Un obbligo imposto dalla sconfitta rimediata due giorni fa in gara 1 nella finale play off contro Trieste per 72 a 65. Un obbligo che però non è stato rispettato: Cantù ha perso anche gara 2 per 83 a 73 e ora si fa durissima perché Trieste avrà due match point in casa.

Si giocherà

La cronaca

Coach Devis Cagnardi parte con Hickey in regia, Bucarelli a supporto, Nikolic ad agire da 3 e Young e Baldi Rossi come lunghi. Coach Jamion Christian risponde invece con Brooks, Reyes, Ruzzier, Vildera e Candussi.

Primo quarto

La gara si apre con il tiro sbagliato di Young e la tripla di Ruzzier sul ribaltamento di fronte. Bucarelli mette i primi due punti per Cantù, ma Brooks appoggia facile al tabellone. Candussi lavora bene sotto canestro e mette 5 punti tra i suoi e i canturini. Hickey prova a suonare la carica, ma Vildera risponde subito. La tripla di Brooks obbliga coach Cagnardi al time out.

Al rientro in campo Cantù non riesce ancora a ingranare e Brooks trova la strada aperta per un’altra, facile, penetrazione senza palla. Hickey trova un bel gioco da due con la collaborazione di Baldi Rossi, ma Trieste trova davvero troppo facilmente la via del canestro. Trieste con fluidità trova la tripla di Menalo: momento nerissimo per Cantù, ed è appena iniziata.

Ancora Hickey, che prova a tenere a galla i suoi, ma è già 19 a 8 per Trieste. Bucarelli diventa quarter back e mette Hickey nelle condizioni di mettere altri due punti da sotto canestro. Time out per coach Christian.

Reyes piazza la bomba da tre mentre Cantù continua a raccogliere pochi rimbalzi e subisce la fisicità degli avversari. Nikolic accorcia sul finale, ma il tabellone recita 24 a 10 per Trieste. Un inizio da horror.

Secondo quarto

Il secondo quarto si apre come il primo: tripla di Trieste per mano, questa volta, di Candussi. Cantù prova a reagire con l’alley oop di Hickey per Young e poi con i punti di Nikolic. Trieste continua però ad allungare, per lo meno fino alla tripla di Moraschini che porta il punteggio sul 31 a 19 per gli ospiti. Subito dopo è Nikolic che riporta lo svantaggio a -10.

Moraschini inizia a prendersi sulle spalle la squadra e mette prima due punti dal mid range e poi recupera una palla velenosa che trasforma nel canestro del -6, time out per Trieste.

Brooks rientra in campo e sfrutta un corridoio creatosi dopo un’arcigna difesa canturina. Ruzzier chiamato alla lunetta fa due su due, ma dall’altra parte Moraschini serve Nikolic per due punti facili. Moraschini si immola in difesa e Cesana dall’altro lato mette una bomba da tre che infiamma il PalaDesio.

A fare la stessa cosa ci pensano diverse decisioni arbitrali discutibili e Cagnardi chiama il time out per mettere un po’ di ordine in campo. Al rientro Reyes raccoglie un rimbalzo e appoggia da sotto, mentre un Nikolic in grande spolvero continua a essere una spina nel fianco della difesa triestina. Il distacco ora è di 5 punti.

Moraschini serve capitan Baldi Rossi sull’arco e il capitano non delude. All’intervallo è 39 a 35 per Trieste e Cantù è ancora in gioco.

Terzo quarto

Si ricomincia dopo la pausa lunga e Hickey viene subito chiamato alla lunetta: uno su due. Vildera risponde con un altro canestro da rimbalzo offensivo. Baldi Rossi mette un’altra tripla sullo scarico di Nikolic, ma Reyes cancella subito il suo tentativo di rifarsi sotto.

Young fa due su due dalla lunetta e riporta Cantù a -3, ma ancora una volta Reyes ripaga con la stessa moneta. Le decisioni arbitrali continuano ad aizzare il pubblico canturino, mentre la squadra prova a riagganciare gli avversari a suon di triple che però il ferro continua a risputare.

Reyes guadagna un gioco da due liberi con possesso che Trieste trasforma in 4 punti all’attivo. Bucarelli risponde con una tripla e lo svantaggio torna a 6 punti, per lo meno fino al tap in di Vildera.

Bucarelli smuove le retine dopo qualche minuto con una tripla e subito dopo si guadagna un canestro + fallo: dalla lunetta mette il canestro del -3. Filloy però non ci sta e mette una tripla che smorza gli animi canturini.

Brooks risponde a Burns. Baldi Rossi ne mette due su due dalla lunetta e chiama a sé il popolo biancoblù per la difesa che fa così il suo compito. Ancora Baldi Rossi dalla lunetta, si sta prendendo lui la scena in questo terzo quarto: ancora due su due e Cantù ora è a due lunghezze da Trieste.

Brooks prova subito a rispedire indietro i canturini, ma il suo tiro viene cancellato da una stoppata sontuosa di Young. Time out obbligato per coach Christian, ma finisce così la terza frazione.

Quarto quarto

L’ultimo quarto si apre con altre contestazioni verso le decisioni arbitrali, ma soprattutto con una palla recuperata a una tripla di Hickey che vogliono dire sorpasso canturino e PalaDesio in fiamme.

L’entusiasmo dura poco perché Reyes mette una tripla e riporta subito Trieste sul +2. Hickey però non ci sta, recupera un altro pallone e sugli sviluppi Baldi Rossi mette i due punti del pareggio. Ma, ancora una volta, Trieste è brava a trovare un’altra tripla con Reyes (che arriva così a quota 26 punti). Young riporta i suoi a -3 e Hickey lo segue con una penetrazione velenosa: Cantù è a -1.

Candussi mette un’altra tripla, ma Young lo sfida in post basso e mette altri due punti. Dall’altra parte, però, Reyes è incontenibile. Moraschini riaccende tutto con una tripla, ma Filloy ributta Cantù a -3. Non è una partita, sono delle montagne russe.

Moraschini dalla lunetta mette tre punti su due chiamate, ma Reyes registra il trentello prima e poi ci aggiunge altri due punti. A uno dalla fine Cantù e a -4.

Il finale di partita non regala altro: finisce 83 a 73 per Trieste.

Il tabellino

ACQUA S.BERNARDO CANTÙ – PALLACANESTRO TRIESTE 73 – 83 (12-24, 23-15, 21-19, 17-25)

Acqua S.Bernardo Cantù: Baldi Rossi 12, Berdini, Del Cadia N.E., Nikolic 10, Tarallo N.E., Bucarelli 11, Hickey 14, Burns 2, Moraschini 13, Young 8, Tosetti N.E., Cesana 3.

Pallacanestro Trieste: Bossi, Filloy 5, Reyes 32, Deangeli 4, Ruzzier 10, Camporeale N.E, Candussi 11, Vildera 6, Ferrero, Menalo 5, Brooks 10.

Le parole di coach Christian

“Abbiamo fatto qualche giocata in più che ci ha fatto vincere la partita. I nostri giocatori stanno giocando la loro miglior pallacanestro. Ma anche Cantù sta facendo bene, quindi sappiamo che dovremo giocare ancora meglio in gara 3 per superare Cantù. Siamo una squadra più forte quando Reyes gioca così, ha fatto una prestazione eccellente”.

Foto 1 di 3

Acqua San Bernardo Cantù

Foto 2 di 3

Acqua San Bernardo Cantù

Foto 3 di 3

Il commento di coach Cagnardi

“Fa male perché ci abbiamo provato fino all’ultimo. Abbiamo affrontato una squadra che ha sbagliato veramente poco. Ora sono due a zero, deve succedere qualcosa e dobbiamo essere noi che dobbiamo far succedere qualcosa. Capisco benissimo le contestazioni arbitrali, ma abbiamo bisogno di rimanere concentrati su di noi e dobbiamo avere anche un po’ di sorte dalla nostra parte. Gli arbitri hanno giocato una partita difficile, ma non voglio affrontare l’argomento, quello che avevo da dire l’ho detto direttamente a loro”.

“Oggi c’eravamo, siamo stati bravi a non mollare e a ridurre un vantaggio da doppia cifra. Abbiamo tenuto la partita aperta, non siamo riusciti a fare il canestro per allungare una volta in vantaggio. Purtroppo abbiamo peccato nei rimbalzi e abbiamo subito punti nei secondi tiri. Ora faremo di tutto per dare battaglia. Dobbiamo riuscire a tenere la testa alta, abbiamo dimostrato di avere orgoglio e di poter battere Trieste”.

L’analisi di Baldi Rossi

“A  noi è mancato un pizzico di lucidità nei minuti finali. Nel quarto quarto abbiamo messo tutto in campo e forse ci ha condizionato il bonus dei 5 falli. Abbiamo provato a fare una difesa aggressiva su tutti perché era l’unica difesa che ci dava qualcosa. Tutti ci abbiamo messo l’anima e anche quando abbiamo messo il più uno o il più due ci hanno ributtato indietro e sono stati bravi anche loro. Stiamo stati bravi a non farla scappare via. La batosta è devastante, ma ora dobbiamo resettare. Come sono stati bravi loro a venir qui a fare due a zero dovremo esserlo noi. Niente è impossibile”.

“Giochiamo contro una squadra che non perdona niente e ogni centimetro lasciato sembra sempre che fanno canestri difficili. Eravamo preparati, ma sembra che la coperta sia sempre corta. Ma quando giochi contro una squadra attrezzata è difficile. La loro costanza offensiva, e non a sprazzi come noi, ci ha fatto male”.

 

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