Le energie rinnovabili, il futuro della nostra comunità #finsubitoagevolazioni

di Elisa Fiorini

Il dialogo sulle energie rinnovabili, il futuro della nostra comunità e della nostra capacità a “fare” comunità. È questo l’argomento di dibattito nella sede elettorale Fabio Anselmo Sindaco, dove la discussione è volta a sviscerare i vantaggi che può portare l’utilizzo di energie rinnovabili.

Gabriele Madini, Gianni Pietro Girotto e Massimo Buriani, tre personalità che lavorano costantemente a contatto col fotovoltaico, hanno presentato al pubblico le ragioni per cui l’energia rinnovabile è il futuro della comunità.

Ha aperto il dibattito il candidato Anselmo, che ha voluto ribadire i suoi ringraziamenti nei confronti del Movimento 5 Stelle, organizzatore della conferenza, partito membro della coalizione di sinistra, “insieme a tutti i partiti membri della coalizione. Sono un esempio di compattezza, spero che da qui possa partire il riscatto di un’alternativa a questa forma di governo”.

A introdurre il dibattito è Gabriele Maldini, ingegnere e progettista di impianti FV: “In Italia il fotovoltaico è stato introdotto nel 2007, ma come sappiamo l’attuazione delle normative è molto laboriosa. L’energia elettrica ha sempre mostrato limiti legati alla distribuzione della fonte. Nel tempo, sono cambiati gli utilizzi dell’energia elettrica in relazione alle esigenze di vita e alle modalità commerciali, creando sempre maggiori necessità energetiche”. Il ragionamento che sta dietro all’incontro, quindi, “è legato alle necessità di chi ha bisogno di energia elettrica senza avere grandi tetti”.

È poi intervenuto Gianni Pietro Girotto, Senatore M5S della XVII e XVIII legislatura e presidente della commissione industria. Una figura di grande esperienza nell’ambito, che ha esordito spiegando come il discorso energetico in Italia “non è un problema tecnico”. Il punto di partenza, secondo Girotto, è uno: “La transizione energetica ci permetterà di risparmiare moltissimi soldi. In un mondo dominato dagli sconvolgimenti climatici di chiara origine antropica, la frontiera ecologica ci permetterà di ridurre gli sprechi, ambito dove l’Europa ha una media altissima. La chiave del risparmio è l’investimento, molto diverso dal concetto di spesa”. Parlando dei pannelli fotovoltaici, Girotto ha sottolineato la natura riciclabile di esso, dato che “è costituito al 75% da vetro e nel restante 25% da alti materiali per gran parte riciclabili”.

Il problema è alla base secondo l’ex senatore: “Se le cose non vengono fatte, questo è legato alla non volontà di farle. A livello globale acquistiamo 39 miliardi di litri di petrolio al giorno, le temperature si alzano senza sosta e per un motivo ben preciso”. Infine, riferendosi ai mass media delle aziende multinazionali, Girotto ha denunciato che “la disinformazione dilaga, facendo passare il messaggio che il fotovoltaico non ci permetterebbe di mangiare, frenando così anche le comunità energetiche”.

Ha chiuso il dibattito Massimo Buriani, candidato al consiglio comunale con il Pd e presidente della comunità energetica rinnovabile (CER) Castello Green House, legata alla Cooperativa Castello. “La nostra cooperativa presenta 730 appartamenti, e ancora prima del Superbonus avevamo avviato un progetto di efficientamento energetico dei nostri appartamenti, partendo dalla nostra ferma convinzione che l’ambiente sia un bene comune”.

Il Superbonus, come sottolineato dal presidente, “ha permesso un’accelerazione che ha portato la sistemazione di altri 220 appartamenti oltre ai 300 che erano già stati fatti in precedenza, portandoli tutti in classe A. Tutto ciò è frutto, dal 2020, di 8 milioni investiti per l’ambiente. Questo strumento che abbiamo costruito è cooperativo e abbiamo intenzione di ampliarne la diffusione. Siamo in balia di un mercato che non siamo in grado di controllare, questa è la via giusta per renderci più indipendenti”.

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