La fetta più grossa spetta al Ponte con 1.3 miliardi, ma la “torta” del Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027 assicura altri bocconi per la città di Messina. Lo scorso 27 maggio il governatore Renato Schifani ha firmato con la premier Giorgia Meloni l’accordo per la programmazione del finanziamento per un totale di 6,8 miliardi divisi tra le nove province dell’isola. La città dello Stretto avrà poco più di 100 milioni che serviranno a finanziare, totalmente o parzialmente, dieci interventi di diversa natura. Non a caso i 580 progetti ammessi a finanziamento in Sicilia riguardano nove differenti ambiti: Competitività imprese, Energia o Ambiente e risorse naturali, Cultura, Trasporti e mobilità, Riqualificazione urbana, Sociale e Salute, Istruzione e formazione e Capacità amministrativa.
Ma sull’utilizzo del Fondo non sono mancante le polemiche. Sul piede di guerra i sindaci della provincia messinese che hanno annunciato un’azione legale contro quella che definiscono una vera e propria discriminazione. A guidare la protesta lo stesso Federico Basile, come primo cittadino della Città Metropolitana. Insieme a lui altri 46 amministratori che lamentano l’esclusione del 60% dei progetti già cantierabili ma nonostante ciò non inseriti nelle tabelle della Regione.
I progetti di Messina previsti dal Fondo 2021-2027
Si parte dai 24,9 milioni che incasserà il Consorzio Autostrade Siciliane per la manutenzione straordinaria della tangenziale di Messina. Interventi attesi da anni considerando che l’arteria che dalla barriera di Tremestieri arriva fino allo svincolo di Giostra versa in condizioni critiche: dalla mancanza di illuminazione alla segnaletica carente, passando per le fatiscenti condizioni delle gallerie e dei guardrail. Migliore la situazione dell’asfalto grazie agli ultimi interventi. In tema autostrade sono previsti altri 13 milioni per la riqualificazione delle barriere di sicurezza da Tremestieri a Milazzo.
E a proposito di attese, il Fondo 2021-2017 riaccende la luce su uno dei progetti rimasti sepolti tra annunci e burocrazia. Parliamo del recupero dell’ex ospedale Margherita e la successiva realizzazione della Cittadella della Culltura. A disposizione della Regione 16,8 milioni, così come anticipato nei giorni scorsi dal deputato all’Ars Alessandro De Leo.
Poco più di 9 milioni serviranno a cofinanziare il depuratore e l’impianto di adduzione previsto a Tono. Un’opera attesa da trent’anni che aveva ricevuto il primo finanziamento addirittura nel 2012, ma solo lo scorso aprile si è giunti alla firma della convenzione tra Palazzo Zanca e l’Ufficio commissariale per la depurazione per la nomina del direttore dei lavori. Il costo totale previsto nella tabella allegata alla programmazione FSC 2021-2027 è 89,5 milioni di euro.
Nella categoria “Ambiente e risorse” spiccano anche gli interventi di riqualificazione e salvaguardia ambientale della costa messinese con uno stanziamento di 500mila euro. A tale cifra si aggiungono altri 1,6 milioni finanziati e utili per la stessa finalità, ma inseriti nella categoria “Rischi e adattamento climatico”. In tabella anche 14,9 milioni per la mitigazione del rischio idrogeologico ed erosione costiera per il Comune di Messina. A ciò si aggiungono 1,5 milioni per gli interventi idraulici nel torrente Papardo.
Prevista anche una piccola parte per realizzare la piattaforma logistica e intermodale di Tremestieri, opera considerata propedeutica alla realizzazione del Ponte sullo Stretto. A inizio anno il ministero Trasporti e Infrastrutture aveva annunciato l’arrivo di 22 milioni, ma la tabella del Fondo 2021-2027 ne riporta 19, per un costo complessivo che supera i 115 milioni.
Dal Fondo di Coesione e Sviluppo passano anche i 4,6 milioni per il restauro e la successiva valorizzazione turistico-culturale del Forte Gonzaga.
A Messina interventi anche per il sociale. Ammonta a 800mila euro il finanziamento previsto per realizzare un asilo nido a Sperone.
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