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diChiara Baldi

Obiettivo 1.000 auto bianche in più nelle strade. Esulta l’assessora alla Mobilità Arianna Censi: «Andiamo avanti con tranquillità con il bando»

Un nuovo punto a segno per il Comune nella disfida dei taxi. Dopo che già il Tar della Lombardia aveva respinto il ricorso delle associazioni di categoria delle auto bianche contro Palazzo Marino per il bando per le nuove licenze, anche il Consiglio di Stato ha respinto la richiesta. E, di più, ha condannato i tassisti al pagamento delle spese processuali (3 mila euro).

Il pronunciamento del Consiglio di Stato consente all’Amministrazione comunale di procedere a una seconda gara — dopo la prima indetta a marzo per 450 auto bianche, per le quali sono arrivate oltre 700 richieste — per arrivare all’obiettivo di avere entro la fine dell’anno mille auto in più in città. Il Consiglio di Stato ritiene «in relazione ai profili di periculum, che l’interesse invocato dagli appellanti ha carattere essenzialmente economico — si legge nella sentenza —, e come tale è da reputare subvalente rispetto a quello richiamato dall’amministrazione in relazione alla procedura». Viene quindi respinto l’appello delle associazioni dei tassisti e condannata «la parte appellante alla rifusione delle spese del presente appello cautelare, liquidandole nella misura di complessivi 3 mila euro oltre accessori di legge, in favore dell’Amministrazione costituita».




















































Esulta l’assessora alla Mobilità Arianna Censi: «Anche questa sentenza ci conforta nelle decisioni che abbiamo finora preso e ci consente di andare avanti con tranquillità con il bando per le nuove licenze taxi», commenta, aggiungendo che continua «ad essere convinta che la nostra città abbia bisogno di più taxi e che la scelta che abbiamo preso di agevolare il costo delle licenze per chi farà servizio serale e notturno e per chi si dota di veicoli per trasporto a persone con disabilità sia la più giusta e corretta».

Entro l’autunno, intanto, il parco mezzi di Milano passerà dalle attuali 4.855 auto bianche a 5.305 (prendendo in considerazione la flotta di tutto il bacino aeroportuale i taxi a disposizione sono 5.404). Secondo un’analisi realizzata dall’assessorato alla Mobilità, le chiamate assegnate ai taxi sono aumentate del 9% tra il 2015 e il 2018, mentre le inevase sono passate dal 6% del 2015 al 14% nel 2018, con un dato massimo di media del 28% tra le 19 e le 21 dei giorni feriali e del 42% tra mezzanotte e le quattro del mattino nei fine settimana. Delle 450 nuove licenze, 300 saranno di tipologia ordinaria e prevedono un contributo di 96.500 euro l’una. Altre 50 saranno destinate a veicoli allestiti per il trasporto di persone con disabilità (contributo di 77.200 euro), 50 saranno vincolate all’impegno a svolgere, per 5 anni, il servizio negli orari serali, notturni e nei fine settimana (contributo di 67.550) e 50 saranno riservate a chi rispetterà entrambi i criteri (contributo di 57.900 euro).

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1 giugno 2024

 

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