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Si è tenuta alla Sala Cerere di Palazzo Chiaramonte, una conferenza per presentare le proposte del M5S ennese contro il caro bollette di AcquaEnna alla presenza di Antonella Di Prima e Giuseppe Antoci candidati del M5S alle elezioni europee. Presenti anche numerosi esponenti locali del M5S che in passato si sono battuti sul tema, ed autori di vari esposti come gli ex consiglieri comunali, candidati sindaco Cinzia Amato (Enna) e Salvatore Virzì (Assoro).

Chiedere al Governo Nazionale ed all’UE il riconoscimento della condizione geografica specifica dei centri abitati della provincia di Enna per ottenere un fondo speciale per calmierare le bollette e l’istituzione di una commissione regionale di indagine, obbligata per legge a redigere che una relazione finale, un documento scritto che possa essere anche la base legale e certificata di future azione a tutela dei cittadini della provincia. Queste in sintesi le proposte dei pentastellati.

“La politica ennese si svegli ed inizi a guardare più lontano del proprio orticello – così Antonella Di Prima del M5S – Il caso di AcquaEnna è un caso nazionale, con delle specificità uniche. Per questo dobbiamo portare il caso a Roma e Bruxelles, ne abbiamo le ragioni. L’Ambito territoriale di Enna ha una morfologia del territorio molto particolare, i comuni sono prevalentemente arroccati. I centri abitati situati in quota montana, alcuni sopra i mille metri. Non succede da nessuna parte d’Europa. Nelle tre province montane italiane (Belluno, Cuneo, Verbano), i centri abitati dei comuni si trovano, nelle maggioranza dei casi, ad altezze tra i 400 ed i 600 metri sul livello del mare eppur eloro ottengono maggiori fondi extra, per esempio, per la manutezione delle strade. L’acqua è un bene pubblico primario, un diritto garantito e lo Stato, e l’UE devono intervenire riconoscendo ad Enna la condizione di svantaggio naturale permanente prevista dai trattati”.

“Chiederemo ai nostri esponenti alla Regione – così Giuseppe Antoci – di farsi carico dell’istanza del territorio affinché la Presidenza dell’Ars istituisca una ‘commissione d’indagine e di studio’ sul caro bollette nella gestione del Servizio Idrico Integrato nell’Ato di Enna ai sensi dell’art.29 del regolamento interno dell’Ars. Oggi un’azienda agricola di Enna ha maggiori costi ed uno svantaggio competitivo rispetto ad aziende che possibilmente hanno meno da offrire anche in termini di qualità, però si trovano fortemente avvantaggiate da tariffe, approvvigionamenti idrici meno costosi e più efficienti. La politica di coesione dell’Ue ha le competenze e la investiremo sulla questione. E’ qualcosa che riguarda la dignità di noi siciliani, ecco io in Europa mi batterò proprio per ripartire dalla nostra dignità”

Qui le due proposte illustrate:

1. 

L’Ambito territoriale di Enna è composto dai 20 comuni: la morfologia del territorio è di tipo collinare, frequentemente soggetto a frane e smottamenti; i comuni sono prevalentemente arroccati, caratterizzati da scarsa viabilità, strade molto piccole e con pavimentazioni speciali.

E’ una situazione molto particolare che comporta dei costi altissimi sia di consumi elettrici per muovere l’acqua nelle tubature, sia per la manutenzione delle stesse. Inoltre l’insufficienza di fonti di approvvigionamento di acqua potabile è colmata con l’acquisto di forniture di acqua da parte di Siciliacque, che è un privata e vende l’acqua ad un costo più alto della media nazionale.

La maggioranza dei comuni dell’ennese ha i centri abitati situati in quota montana, alcuni sopra i mille metri. Non succede da nessuna parte d’Europa. Anche le nelle tre province montane italiane, i centri abitati dei comuni si trovano nelle maggioranza dei casi ad altezze tra i 400 ed i 600 metri sul livello del mare (quindi collinari, non montani). Questo perché storicamente costruiti nel fondo valle, comodo da raggiungere e da servire, e non sulla sommità della montagna per sfuggire agli attacchi dei nemici.

Nel territorio di Enna il costo dell’energia per il servizio idrico integrato ammonta a circa il 30 per cento della bolletta che arriva ai cittadini. E’ una percentuale che non ha eguali in Italia (e forse in Europa).

Per questo chiederemo al Governo nazionale di riconoscere con una legge questa specificità della provincia di Enna ed istituire un apposito fondo perché i cittadini ennesi hanno diritto ad un bene essenziale come l’acqua e non possono essere penalizzati e privati del bene, per una situazione di svantaggio naturale dovuta alle peculiari caratteristiche orografiche del territorio ennese caratteristiche orografiche. I soldi di questo fondo dovranno essere esclusivamente impiegati per garantire uno sconto (calmierazione) in bolletta. 

Parimenti ai sensi degli articoli da 174 a 179 del Trattato sul funzionamento dell’UE chiederemo alla futura Commissione Europea il riconoscimento di questa situazione di svantaggio naturale per il territorio della provincia di Enna in modo da accedere a maggiori fondi e poter dare un contributo.

2.

Chiederemo al gruppo M5S all’Ars di farsi promotore dell’istituzione ai sensi dell’art.29 del regolamento interno dell’Ars una “commissione d’indagine e di studio” sul caro bollette nella gestione del Servizio Idrico Integrato nell’Ambito Territoriale Ottimale (A.T.O.) di Enna. 

Questo permetterebbe di approfondire il problema ed avere un documento finale ufficiale che possa fare chiarezza ed essere la base cui i cittadini ed i comitati possono fare riferimento per affrontare una problematica che da anni oramai preoccupa e fa infuriare i cittadini che troppo spesso vengono vessati con pagamenti doppi (vedi la questione del deposito cauzionale), debiti del passato frutto di malapolitica che vengono riversati su di loro, contatori malfunzionanti, e bollette di importo eccessivo. Anche per garantire loro il diritto ad una difesa, compresa la via giudiziale, cui hanno difficoltà ad accedere visto il sovrapporsi di gestioni successive, passaggi, diversa normativa che si è affastellata e scelte poco chiare da parte di chi ha gestito il servizio.

Ricordiamo che più volte la stessa Arera (​​Autorità di regolazione per energia reti e ambiente) ha avviato delle istruttorie sul caso di AcquaEnna. 


Questo contenuto è un comunicato stampa. Non è passato dal vaglio della redazione. Il responsabile della pubblicazione è esclusivamente il suo autore.



 

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