«Sono realtà che vanno viste con i propri occhi, toccate con mano, comprese nella loro complessità. Solo così è possibile rendersi davvero conto di quanto sia importante il lavoro che viene fatto, di quanto pesi all’interno di una comunità il ruolo di strutture come la Cra San Camillo di via Torta e delle professionalità che operano al loro interno. Ecco perché nell’ultimo anno ci siamo battuti affinché la Regione stanziasse ulteriori risorse sul Fondo per le non autosufficienze, cosa che ha fatto con un aumento di 35 milioni, ed ecco perché, come Comune, abbiamo dato il nostro contributo per aiutare a far fronte all’aumento dei costi di gestione».
È il commento del sindaco Katia Tarasconi a margine di una visita organizzata nei giorni scorsi alla Casa Residenza Anziani San Camillo di via Torta inserita all’interno della struttura polifunzionale della Fondazione Pio Ritiro Cerati e gestita dalla cooperativa sociale Aurora Domus. Sono 28 gli anziani non autosufficienti ospiti della Cra San Camillo ed è stato emozionante, per alcuni di loro, ricevere la visita del sindaco accompagnata da Daniela Chinosi, vicepresidente e direttore della filiale d’area di Piacenza di Aurora Domus, con Martina Platè, responsabile tecnico nell’ambito del settore Anziani, e con Alessandra Fanti, coordinatrice e referente della San Camillo per la Fondazione Cerati.
Un incontro emozionante durante il quale il sindaco ha trascorso un po’ di tempo con alcune anziane signore nell’area comune, chiacchierando e scherzando, ma ha avuto anche modo di visitare la struttura e di conoscere alcune operatrici in servizio.
«È un piacere ricevere la sindaca alla quale ci tengo a dire grazie – spiega Daniela Chinosi –. Un grazie di cuore, a lei, all’assessora al Welfare Nicoletta Corvi e a tutta la giunta comunale, perché la decisione politica di adottare linee guida per fornire un contributo ai gestori di servizi socio-sanitari ed educativi che hanno subito importanti rincari dei costi energetici, evidenzia il riconoscimento della pari dignità delle Realtà del Terzo Settore. E non solo – prosegue Chinosi –. Con questo atto, l’Amministrazione comunale valorizza l’importanza dell’integrazione e della collaborazione tra pubblico e privato per rispondere ai bisogni sempre più crescenti delle famiglie e per sostenere le famiglie nelle situazioni di maggior fragilità».
«A fronte dell’incremento dei costi dell’energia – ha aggiunto il sindaco – e nel prendere atto delle oggettive difficoltà a razionare i consumi dei servizi che accolgono bambini, persone fragili o non autosufficienti da parte degli Enti di Terzo Settore, abbiamo in effetti assunto un atto politico, mettendo a disposizione un contributo straordinario allo scopo di aiutare l’equilibrio dei servizi rivolti alla popolazione più fragile della nostra comunità».
Oggi nella provincia di Piacenza, Aurora Domus gestisce vari servizi con oltre 250 lavoratori tra educatori, operatori sociosanitari, assistenti sociali e coordinatori che si prendono cura ogni giorno di oltre 1000 famiglie che comprendono persone anziane, persone con disabilità, minori, bambini e nuclei particolarmente fragili.
«Siamo convinti che per rispondere ai diversificati e aumentati bisogni del territorio – aggiunge la coordinatrice Alessandra Fanti – sia fondamentale il lavoro di rete e la collaborazione tra realtà pubbliche, private e Istituzioni».
«In questa fase storica – dice ancora Daniela Chinosi – dove accanto a vecchi bisogni stanno crescendo nuove fragilità, solo insieme e solo attraverso l’integrazione di reti pubblico-private è possibile assicurare un welfare del territorio e quindi promuovere e perseguire il benessere delle persone e della nostra città. Con questo atto, il Comune di Piacenza ha rafforzato il suo impegno in tal senso».
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