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Bonus terrazzi 2023. Gli interventi ammessi. Come funziona il Bonus ristrutturazione ed il Bonus Verde. Il caso specifico del condominio: il doppio plafond. Modalità di pagamento. Documentazione. 

Photo by Didiwo – Pixabay

Ristrutturare il terrazzo è un’operazione che, se dettata da motivi dell’urgenza, come ad esempio le infiltrazioni d’acqua comportando danni alle abitazioni sottostanti, non è certamente fra le situazioni più gradite. In questo caso, un intervento repentino, fatto a regola d’arte, diventa anche obbligatorio, anche per evitare possibili cause legali.

Oppure, si può decidere di cambiare aspetto allo spazio outdoor, trasformandolo in una zona relax dove sistemarsi nelle belle giornata per godersi il sole; in questa maniera, oltre al corretto mantenimento della superficie impermeabile, non è una spesa superflua.

Scattano dunque le condizioni per sfruttare l’agevolazione finanziaria inserita all’interno dell’ampia categoria del Bonus ristrutturazione 2024.

Andiamo a conoscere come funziona la detrazione terrazzi, per sapere cosa fare al momento della dichiarazione dei redditi.

Bonus terrazzi 2024: lavori di ristrutturazione ammessi

Bonus terrazzi 2023: come funziona l’agevolazione fiscale da sfruttare subito
Photo by cocoparisienne – Pixabay

La Legge di Bilancio indica quali sono le opere ammesse al Bonus ristrutturazioni:

  • gli interventi sulle singole unità abitative sono ammessi al Bonus quando il rifacimento del terrazzo avviene con altro avente caratteri essenziali diversi da quelli preesistenti, oppure la nuova costruzione;
  • gli interventi sulle parti comuni (condominio) sono ammessi se trattasi di riparazioni delle parti murarie (frontalini, cielo), sostituzione di parapetti e ringhiere purché vengano conservate le caratteristiche originali, interventi di riparazione e rinforzo con rifacimento della pavimentazione dei terrazzi.

Condominio: il caso specifico

L’applicazione della detrazione si modifica nel caso di un condominio.

In questo caso qualunque intervento sul terrazzosia ordinario che straordinario, determina il diritto alla detrazione.

Unica condizione è aver regolarmente pagato l’importo della quota di lavori spettante, come da bollettino fatto pervenire dall’amministratore di condominio.

Al momento della dichiarazione dei redditi, sarà dunque tale documentazione di pagamento a far fede e da consegnare al CAF o al commercialista.

Come funziona l’agevolazione fiscale

Il bonus per lavori inerenti i terrazzi consente al cittadino italiano la detrazione 50% del costo complessivo sostenuto per gli interventi.

L’importo viene messo in detrazione al momento della dichiarazione dei redditi, diviso in 10 rate annuali di pari importo, a partire dall’anno successivo all’effettuazione dei lavori.

Dunque, per chi interviene con lavori di ristrutturazione nel 2024, comincerà a scalare il bonus nella dichiarazione dei redditi del 2025.

Si ha diritto alla detrazione fino a capienza IRPEF, ovvero se un contribuente ha capienza pari ad € 8.500, a fronte di una rata annuale di € 9.600 per lavori realizzati, ottiene un rimborso massimo pari a € 8.500.

La quota eccedente viene persa e non può ottenere altra forma di rimborso e nemmeno rinviata all’anno successivo.

Ammessi i lavori a scopo decorativo?

Balcone arredato con colori neutri
Photo by Dariusz Jarzabek – Shutterstock

Intervenire sul terrazzo di casa però, può anche essere fatto per il desiderio di abbellire e rinnovare lo spazio outdoor. In tale situazione, la detrazione fiscale, nota come Bonus Verde, riguarda precisamente:

  • sistemazione a verde di aree private scoperte, come i terrazzi appunto, di parti comuni di edifici esistenti o di singole unità immobiliari esistenti e delle relative pertinenze o recinzioni
  • la realizzazione di impianti di irrigazione oppure di pozzi oppure coperture a verde di giardini pensili.

Le spese che possono essere detratte non sono soltanto quelle relative ad opere, ma possono venire compresi anche i costi di progettazione e manutenzione.

Come funziona

Il Bonus Verde prevede la possibilità di:

  • detrarre il 36% delle spese sostenute nel periodo dal 1° gennaio al 31 dicembre 2024, compresi
  • nel limite massimo di spesa pari ad € 5.000, dunque il massimo detraibile in dichiarazione è pari  a € 1.800
  • l’importo è recuperabile in 10 rate costanti, in 10 anni
  • la spesa è riferita ad ogni singola unità immobiliare ad uso abitativo.

Doppio plafond: cos’è

Importante sottolineare che, qualora vengano effettuati lavori sul verde contemporaneamente, sempre di natura straordinaria, sia su unità immobiliari abitative che sulle parti comuni condominiali, il contribuente può beneficiare del doppio plafond:

  • la detrazione fiscale si applica su due distinti limiti di spesa, ovvero 5.000+5.000, per complessivi €10000.

Modalità di pagamento

Il pagamento delle spese relative sia alla ristrutturazione del terrazzo che per opere ammesse nel Bonus Verde, vanno effettuate mediante bonifico parlante postale o bancario, sul quale risultano essere indicati:

  • causale del versamento, con riferimento alla norma (articolo 16-bis del Dpr 917/1986)
  • codice fiscale del beneficiario della detrazione
  • codice fiscale o numero di partita Iva del beneficiario del pagamento
  • numero e data della fattura.

Documentazione necessaria

Effettuate le opere e relativi pagamenti, occorre aver cura della documentazione da presentare al professionista abilitato od al CAF in sede di dichiarazione dei redditi.

Più precisamente è obbligatorio conservare:

  • ricevuta del bonifico
  • documentazione di addebito sul conto corrente
  • fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.

Aggiornamento maggio 2024

Non è ancora ufficiale, in quanto il Governo ne sta discutendo (dovendo poi portare in Parlamento la norma per essere approvata), ma il Bonus ristrutturazione potrebbe avere i mesi contati, in conseguenza del peso che le diverse agevolazioni fiscali per la casa stanno avendo sulle casse dello Stato. Se già il Superbonus ha subito la tagliola, scomparendo nel 2026 (nel 2025 sarà al 65%), oltre ad aver visto sparire cessione del credito e sconto in fattura, il Bonus ristrutturazione potrebbe ridursi notevolmente nel 2028, abbassandosi al 30%.

Per ora si tratta di proposte, ma visto che finché l’aliquota è così elevata, meglio pensarci in tempo.

Bonus ristrutturazione terrazzi 2024: foto e immagini



 

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