Dichiarazione dei redditi. A otto giorni dall’apertura del canale per l’invio, lo scorso 20 maggio, le dichiarazioni precompilate già trasmesse dai cittadini sono oltre 1 milione, il 28% in più rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Lo annuncia l’Agenzia delle Entrate.
Precompilata, i dati
Di queste, circa 987mila sono modelli 730 e i restanti Redditi Persone fisiche. Più del 60% dei contribuenti che ha inviato il 730 ha scelto la nuova modalità semplificata, al debutto in via sperimentale da quest’anno.
Dichiarazione dei redditi precompilata, le novità
Da precompilata quest’anno la dichiarazione diventa anche semplificata, più immediata e fruibile, senza più quadri, codici e righi, ma divisa in semplici sezioni, come ‘casa’ o ‘famiglia’. La modalità ordinaria utilizzata per la precompilata fino allo scorso anno rimane disponibile, ma i contribuenti potranno optare per quella semplificata visualizzando i dati (sia quelli utilizzati che non) all’interno di un’interfaccia semplice da navigare anche grazie alla presenza di termini di uso comune che indicano in modo chiaro le sezioni in cui sono presenti dati da confermare o modificare: «casa e altre proprietà», «famiglia», «lavoro», «altri redditi», «spese sostenute».
Una volta che le informazioni fiscali saranno confermate o modificate e successivamente validate, saranno riportate in automatico all’interno del modello.
I dati contenuti nei modelli
Il fisco ha pre-caricato quasi 1,3 miliardi di dati. La stragrande maggioranza – ricorda l’Agenzia con una infografica sul proprio canale Whatsapp – sono spese sanitarie (oltre 1 miliardo di documenti fiscali), seguite da premi assicurativi (98 milioni di dati), certificazioni uniche di dipendenti e autonomi (75 milioni), bonifici per ristrutturazioni (10 milioni), interessi sui mutui (9 milioni), spese scolastiche (oltre 8 milioni). Tra le novità di quest’anno, le informazioni relative ai rimborsi per il «bonus vista» (quasi 46.000), quelle inviate dagli infermieri pediatrici e quelle relativi agli abbonamenti al trasporto pubblico locale.
Le novità per rimborsi, detrazioni e pagamenti
Da quest’anno prima di inviare la dichiarazione si potrà selezionare la voce «nessun sostituto» e chiedere così di ricevere direttamente dall’Agenzia l’eventuale rimborso, anche in presenza di un datore di lavoro o ente pensionistico tenuto a effettuare i conguagli. L’opzione è valida anche se dalla dichiarazione emerge un debito: in questo caso il contribuente che invia direttamente il modello potrà effettuare il pagamento tramite la stessa applicazione online. La procedura consente infatti di addebitare l’F24 sullo stesso Iban indicato per il rimborso.
L’allargamento alle partite Iva
Da quest’anno anche gli imprenditori e i professionisti potranno consultare la dichiarazione precompilata contenente i redditi risultanti dalle certificazioni uniche di lavoro autonomo, da fabbricati e terreni, le spese detraibili e deducibili e quelle dei familiari. Inoltre, in caso di adesione al regime di vantaggio o al regime forfetario, direttamente tramite l’applicativo della precompilata sarà possibile completare e inviare il modello Redditi persone fisiche e aderire, a partire dal 15 giugno, al concordato preventivo.
I redditi esteri
Come per la precompilata alla quale eravamo già abituati, anche per la dichiarazione semplificata sarà prevista l’esclusione dei controlli se si accettano senza modifiche tutti i dati proposti dal Fisco. Ora è possibile utilizzare il modello 730 anche per dichiarare alcune tipologie di redditi precedentemente esclusi. Tra questi, i redditi di capitale di fonte estera assoggettati a imposta sostitutiva, investimenti all’estero, criptovalute. In particolare per quanto riguarda le criptovalute l’Agenzia delle Entrate ha specificato l’obbligo di inserire il possesso di valute virtuali nel rigo RW1 nella colonna 3 il codice 14 («Altre attività estere di natura finanziaria e valute virtuali»).
Come accedere alla dichiarazione dei redditi
Per visualizzare e scaricare la dichiarazione occorre accedere alla propria area riservata con Spid, Cie o Cns. Si può delegare un familiare o una persona di fiducia direttamente dalla propria area riservata sul sito dell’Agenzia. In alternativa, inviando una pec o formalizzando la richiesta presso un qualsiasi ufficio dell’Agenzia.
Gli esonerati
Devono presentare la dichiarazione dei redditi 2024 tutti coloro che nel 2023 hanno conseguito dei redditi e non rientrano nei casi di esonero. Ma anche i vari soggetti che sono obbligati alla tenuta delle scritture contabili. Si tratta dei contribuenti con partita Iva, che sono sempre obbligati a presentare la dichiarazione, anche quando non hanno conseguito alcun reddito.
Scatta invece l’esonero dalla presentazione della dichiarazione dei redditi quando:
- I redditi sono corrisposti da un unico sostituto d’imposta obbligato ad effettuare le ritenute di acconto o corrisposti da più sostituti purché certificati dall’ultimo che ha effettuato il conguaglio;
- Il reddito derivi dall’abitazione principale, relative pertinenze e altri fabbricati non locati;
- Il reddito derivi da dei rapporti di collaborazione coordinata e continuativa compresi i lavori a progetto;
- Si percepiscono dei redditi soggetti ad imposta sostitutiva (diversi da quelli soggetti a cedolare secca);
- Si percepiscono dei redditi soggetti a ritenuta alla fonte a titolo di imposta.
E ancora, esenti dall’obbligo i soggetti che percepiscono:
- Rendite erogate dall’Inail esclusivamente per invalidità permanente o per morte;
- Alcune borse di studio;
- Pensioni di guerra;
- Pensioni privilegiate ordinarie corrisposte ai militari di leva;
- Pensioni;
- Indennità, comprese le indennità di accompagnamento e assegni erogati dal ministero dell’Interno ai ciechi civili, ai sordi e agli invalidi civili, sussidi a favore degli hanseniani, pensioni sociali.
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