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Non demorde il Comune di Cuorgnè (Torino). Dopo quattro tentativi falliti, è stato pubblicato oggi il quinto bando per dare in gestione la villa che fu del boss della ‘ndrangheta Giovanni Iaria (che di Cuorgnè fu persino assessore), considerato esponente di rilievo della locale di ‘ndrangheta, morto nel 2013 a 65 anni, mentre nel carcere di Asti stava scontando una condanna a 7 anni e 4 mesi, comminata in primo grado, per mafia.

L’ultimo tentativo di trovare un gestore dell’immobile, il mese scorso, sembrava quello buono: a palazzo civico era effettivamente arrivata una proposta ma, all’analisi della documentazione, la commissione comunale aveva rilevato l’assenza di alcuni requisiti (e tra questi la mancanza della fidejussione bancaria da 50 mila euro richiesta per coprire la quota di cofinanziamento del progetto).

Azzerato l’ennesimo tentativo, l’amministrazione comunale, dopo aver sentito anche Regione e prefettura, ha ripreso la strada del bando pubblico, in modo da non rinunciare al progetto di restituzione del bene alla comunità.

Il Comune, infatti, ha stabilito che il cuore delle attività nella struttura confiscata sia riservato al «dopo di noi», in particolare all’assistenza e all’integrazione di persone con disabilità medio-lieve o disturbi psichiatrici. Nobile l’idea, problematica la ricerca di un gestore. Soprattutto perché rimettere in sesto la villa (chiusa da dieci anni), sanare le opere abusive e mettere a norma i locali per la delicata «mission» proposta dal Comune, necessita di investimenti importanti, solo in parte garantiti dal contributo della Regione.

L’immobile, infatti, viene concesso a titolo gratuito per trent’anni ma tocca al gestore accollarsi i lavori per renderlo funzionale al nuovo utilizzo. Ora c’è tempo fino alle 12 dell’undici giugno per presentare le offerte.

«Tutte le componenti si sono trovate concordi sulle oggettive difficoltà legate agli ingenti lavori di ristrutturazione necessari per rendere il bene utilizzabile per qualsivoglia destinazione – dice in merito il sindaco di Cuorgnè, Giovanna Cresto – è stata apprezzata la determinazione dell’amministrazione comunale nel voler portare avanti un progetto tanto nobile quanto di difficile realizzazione. Da più parti sono giunti suggerimenti utili sulla base dei quali si è proceduto ad effettuare lievi modifiche al bando di concessione. Si tratta perlopiù di modifiche di natura tecnica-amministrativa. Ci auguriamo che questi piccoli accorgimenti siano di aiuto alle realtà interessate alla partecipazione al bando e che si giunga finalmente ad un esito positivo».

 

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