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Un Consiglio comunale dai toni amarcord, quello di ieri sera. L’ultimo dell’amministrazione Gori bis, iniziata nel 2019. «Siamo alla 135a seduta della consigliatura degli ultimi cinque anni – ha esordito in Aula il presidente del Consiglio comunale, Ferruccio Rota – Qui abbiamo discusso 397 delibere, 222 ordini del giorno e 37 interpellanze. Grazie a tutti. Chiunque vincerà le elezioni, credo che l’amicizia che si è creata tra noi rimarrà». Rota, in particolare, ha espresso i ringraziamenti nei confronti di chi consigliere comunale lo è da tempo e che ha deciso di non ricandidarsi alle prossime elezioni amministrative. Luisa Pecce (Lega), Gianfranco Ceci (Forza Italia) e Simone Paganoni (Patto per Bergamo) hanno ricevuto applausi dai colleghi e dal pubblico presente in sala, come alcuni membri del Comitato di quartiere di Boccaleone che hanno anche regalato a Pecce un bouquet di fiori. Un dono consegnatole anche dal sindaco Giorgio Gori.

Gori, il discorso di addio

La discussione che ha tenuto banco sull’approvazione dell’ultimo atto integrativo per la riqualificazione delle ex caserme Montelungo e Colleoni è stata occasione per l’ultimo intervento di Giorgio Gori da primo cittadino in un Consiglio comunale ordinario (venerdì ne è previsto uno straordinario per la consegna della medaglia d’oro e civica benemerenza 2024 all’Atalanta, ndr), tracciando il bilancio dei suoi 10 anni di amministrazione. «Sono stati anni intensissimi, faticosi, coinvolgenti con momenti complicati. Senza dubbio l’esperienza più straordinaria e gratificante della mia vita. Quando mi sono candidato per la prima volta nel 2014, consideravo un sindaco come un manager che aveva il compito di risolvere i problemi della città. Lungo il percorso ho capito che è molto di più. Impegna in una dimensione emotiva e relazionale con i cittadini da cui non ti puoi staccare. Non credo di aver fatto tutto bene, ma credo di non essermi mai risparmiato, facendo quello che considero e consideravo il mio dovere per la città».

Un lungo applauso ha fatto da pausa di incoraggiamento per il sindaco, che aveva la voce rotta dalla commozione. «Se abbiamo raggiunto risultati – ha continuato Gori – il merito è anche dei miei compagni di avventure. La mia Giunta, la mia squadra, che ringrazio uno ad uno. Anche chi è stato con me nel primo mandato – ha continuato Gori – Grazie anche all’opposizione per aver migliorato i nostri provvedimenti, facendo sempre la sua parte. Grazie ai cittadini che hanno contribuito al cambiamento della città. Ho sempre sostenuto che la forza di una città è nella forza della comunità, non nell’amministrazione». «La mia speranza a livello personale è di aver restituito anche solo una piccola parte di quello che ho ricevuto da questa città e di aver lasciato, da sindaco, una città migliore di quella che abbiamo ricevuto», ha concluso.

Montelungo, ok all’unanimità

In seguito al suo discorso, si è votata la delibera in merito al recupero della caserma Montelungo (un’operazione pubblica da quasi 77 milioni di euro, ndr) definita da Gori «una vittoria per la città, non di un’amministrazione». Il documento è stato votato all’unanimità, nonostante le perplessità di tipo finanziario e procedurale in merito da parte dell’opposizione, esposte da Lega e Fratelli d’Italia. Pecce, in particolare, si è concentrata sul numero di parcheggi che saranno realizzati nella piazza interna della nuova Montelungo: in totale 128. «È un numero striminzito». Le ha fatto eco Ceci che ha chiesto di «effettuare miglioramenti progettuali, specialmente in merito ai parcheggi. Do il mio voto sulla fiducia al progetto perché c’è l’avallo anche di Regione Lombardia (che dà un contributo di 15 milioni di euro, ndr) e perché ora è tempo di farlo decollare in modo definitivo, dopo i tanti ostacoli». A margine Francesco Valesini, assessore alla Riqualificazione urbana, ha commentato: «Non è pensabile caricare ulteriormente lo spazio di altri posti auto. Prima di tutto perché abbiamo di fronte un’operazione dalla sostenibilità finanziaria delicata e, in più, c’è un tema di collocazione urbanistica dello stabile in un contesto viabilistico che non permetterebbe l’ingresso e l’uscita centinaia e centinaia di veicoli».

Via libera al bilancio

A tenere banco anche la discussione in merito all’approvazione del bilancio di rendiconto 2023 (approvato con Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Movimento 5 Stelle e Bergamo Ideale contrari). Un documento, presentato dall’Assessore al Bilancio, Sergio Gandi, che disegna una «situazione in ordine» che riporta anche un incremento delle entrate, nonostante l’inflazione. All’attacco l’opposizione. Alberto Ribolla (Lega) è tranchant: «Quanti soldi sprecati». Il collega Enrico Facoetti ha chiesto di utilizzare parte dell’avanzo libero per farsi carico di uno sconto di abbonamento al Parking Fara per i residenti e lavoratori in base all’Isee (richiesta bocciata). Stefano Rovetta e Alessandro Carrara (Lega) hanno punzecchiato l’amministrazione per le «spese inutili» fatte per la mobilità dolce e la recinzione a Piazzale Alpini, portando alla Giunta due paletti della polizia locale e un cartello con scritto «divieto d’accesso». Gandi ha replicato: «Tutti gli interventi fatti avevano lo scopo di portare Bergamo nel futuro».

 

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