Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoaste
01_post_Lazio
Abruzzo
Agevolazioni
Agevolazioni #finsubito
Alghero aste
Cagliari aste
Chieti
Emilia Romagna aste
Firenze aste
Italia aste
L'Aquila
Lazio aste
Lombardia aste
News aste
Olbia aste
Post dalla rete
Roma aste
Sardegna aste
Sassari aste
Toscana aste
Zes agevolazioni
   


Digitale terrestre, cambia tutto. Nuova spesa sulle spalle degli italiani

Novità importanti per il digitale terrestre. È in arrivo un nuovo standard che si chiama DVB-T2, acronimo di Digital Video Broadcasting – 2° Generation Terrestrial. Si tratta di un’evoluzione del DVB-T1 che già l’Italia usava per il digitale terrestre e che dal 28 agosto 2024 verrà definitivamente archiviata. Anche Il DVB-T2 si basa sulla tecnologia Mux (abbreviazione di multiplex), usata per trasmettere i segnali del digitale terrestre e che permette di assemblare le trasmissioni di diversi canali, così da farle viaggiare fino al televisore attraverso la stessa banda di frequenza elettromagnetica.

Il miglioramento digitale terrestre di seconda generazione consentirà di rendere più efficiente la gestione delle frequenze a disposizione ed anche di aumentare la qualità del servizio: in particolare la ricezione del segnale e delle immagini. La transizione al DVB-T2 permetterà anche la trasmissione in modalità HDR e l’implementazione dei canali in 4K, accrescendo l’esperienza visiva degli spettatori.

Da non sottovalutare, poi, la futura risoluzione dei problemi di interferenza che già in passato hanno riguardato varie zone d’Italia a causa delle alte temperature, a loro volta origine di una propagazione anomala del segnale. Inoltre, si tratta di un passaggio importante per liberare le frequenze a 700 Megahertz del DVB-T1 per consentire al 5G di diffondersi in maniera capillare su tutto il territorio nazionale.

L’accompagnamento verso il cosiddetto switch-off del 28 agosto, all’inizio riguarderà le tre reti generaliste Rai, ovvero Rai1 HD, Rai2 HD e Rai3 HD, ma prima di questa data sarà proprio la Rai a procedere con i primi test il 27 e 28 maggio. Il punto è che milioni di italiani si ritroveranno ad affrontare nuove spese, perché il proprio televisore non risulterà compatibile con il nuovo sistema.

Si stima che gli interessati al cambiamento oscilleranno fra i 10 ed i 14 milioni di utenti. Sicuramente, non risulteranno più compatibili i dispositivi acquistati prima del 2017, quelli cioè che non integrano un sintonizzatore compatibile con DVB-T2 e il codice HEVC h.265: in parole povere quelli che non possono ricevere il segnale lanciato. Ma attenzione a non fidarsi troppo dell’anno di acquisto del televisore.

Infatti si potrebbe averlo comperato successivamente come rimanenza di magazzino, ad esempio. La prova del nove è un semplice test che tutti possiamo effettuare collegandoci ai canali 200 o 558 del digitale terrestre: se sono visibili, il televisore è pronto per il DVB-T2. In caso contrario si dovrà procedere alla sostituzione, oppure all’acquisto di un decoder T2 che renderà compatibile la nuova tecnologia al vecchio televisore: li troviamo in commercio ad un prezzo basico che oscilla tra i 30 ed i 50 euro.

Bisogna comunque dire che il processo di modernizzazione del digitale terrestre ha una storia piuttosto lunga. Il primo passo è stato nel 2021 quando le trasmissioni nazionali sono passate a una nuova codifica che ha reso tutti i canali ad alta definizione. Poi, nel giugno 2022, è iniziato un altro step che ha obbligato milioni di italiani a cambiare il proprio apparecchio televisivo.

Infine questo passaggio del 2024, già slittato nel 2023. A tal proposito molte associazioni di consumatori, tra cui Codacons ed Assoutenti, si sono mosse in difesa di quei cittadini più svantaggiati, chiedendo chiarimenti al Governo, alla Rai, ma anche incoraggiamenti per nuovi bonus dedicati. Che comunque, va detto, anche se approvati, non arriverebbero ad essere disponibili in così breve tempo per la data del 28 agosto 2024.

Una domanda lecita, invece, se la possono porre i proprietari di apparecchi televisivi conciliabili con il nuovo sistema DVB-T2: quali saranno i canali che si potranno vedere dopo il 28 di agosto? Visto che, per esempio, per far spazio alla nuova tecnologia sono recentemente stati cancellati 5 canali del digitale terrestre: Canale 8 Sociale (LCN 186), Cinquestelle (LCN 189), Euro Tv (LCN 191), Tv Alfa Comunità (LCN 198) e TMC Telemondo Centrale Famiglia (LCN 210), che non possono più essere agganciati.

A cui si aggiunge RTI Calabria, network crotonese precedentemente disponibile alla posizione 14, dove trasmetteva a definizione standard. Anche in questo caso, come per i precedenti citati 5 canali, la loro posizione nella guida TV risulta vacante ed al loro posto non viene sintonizzato alcun canale televisivo.



 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui