La storia racconta di lussureggianti giardini che dalla collina del castello degradavano verso il palazzo ducale dei Castel Rodrigo. La rivoluzione urbanistica della metà del Settecento del re di Napoli, Carlo III, divise l’area verde dal palazzo: da un lato Villa de Sauget, poi villa comunale, dall’altro la caserma Tofano, in mezzo via Solimena. È uno degli angoli del centro storico di Nocera Inferiore, “il gran quartiere”, destinato a rinverdire i propri fasti.
Ieri due tappe importanti, la firma per la riapertura dei giardini pensili e l’incontro tra il sindaco Paolo De Maio e la dirigente della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per Salerno e Avellino, Raffaella Bonaudo. «La soprintendente – ha spiegato il sindaco – mi ha illustrato gli sviluppi dei due progetti che interessano l’ex caserma. Il primo, quasi completato, riguarda la zona delle cucine; il secondo, che gode di un finanziamento di 5 milioni di euro approvato nel 2022 nell’ambito del decreto Art Bonus dall’allora ministro Dario Franceschini, consentirà il restauro di un’ala dell’edificio che affaccia su via Solimena. Qui saranno esposti i reperti provenienti dal Parco archeologico di Pompei attualmente depositati in una zona del palazzo. Sarà un’area museale aperta al pubblico. Tra un mese il progetto sarà presentato alla stampa. Prende così corpo il Parco urbano che mette insieme la Tofano la villa, il complesso di San Giovanni in Parco e il castello del Parco, una scommessa della mia amministrazione».
Prima della riunione in Soprintendenza a Salerno, De Maio aveva sottoscritto, nella ristrutturata casa del custode della villa, la convenzione con l’associazione Controcorrente che si occuperà della gestione per i prossimi tre anni. Dopo anni di incuria e lavori di riqualificazione, dal prossimo 2 giugno, i cancelli riapriranno. La struttura necessita, però, di ulteriori interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche e la riqualificazione della parte alta. «L’importante era riaprirla», ha sottolineato uno dei tanti presenti alla firma. «Controcorrente – ha spiegato il presidente Gaetano Iannone – non è sola in questa avventura, come partner abbiamo Carbon Negative, Montagna Amica, l’Archeoclub Nuceria Alfaterna e la Diocesi con la comunità della parrocchia del Corpo di Cristo. Vogliamo creare un polo culturale e formativo, la casa di tutti, alimentata dal volontariato puro e dal senso di socialità».
Alla firma era presente anche l’ex sindaco Manlio Torquato che nel 2021 affidò, per una spesa di 800mila euro, i lavori alla Marsal Restauri di Napoli. «Quei soldi – ha detto Torquato – non potevano coprire tutto. La villa è un simbolo della città, uno degli interventi cui abbiamo dato vita in questi anni e che sono stati eseguiti man mano».
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