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In questo approfondimento vi parleremo di pensioni anticipate per persone invalide nel 2024: ecco requisiti e misure (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104, categorie protette, diritto del lavoro, sussidi, offerte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Pensioni anticipate per persone invalide nel 2024: quali sono?

Lo Stato italiano tutela i lavoratori con invalidità, consentendo loro di anticipare l’accesso alla pensione qualche anno prima dell’età pensionabile (67 anni).

Nel 2024 sono in vigore sei misure pensionistiche anticipate, rivolte ai lavoratori con una riduzione della capacità lavorativa compresa tra il 67% e il 100%.

Parliamo di:

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  • l’Ape Sociale;
  • Opzione Donna;
  • Quota 41 per lavoratori precoci;
  • la pensione di vecchiaia anticipata per invalidità;
  • l’Assegno ordinario di invalidità;
  • la pensione di inabilità lavorativa.

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Pensioni anticipate per persone invalide nel 2024: l’Ape Sociale

L’Ape Sociale è l’indennità erogata dall’INPS, tra gli altri, ai lavoratori con invalidità, con una percentuale di riduzione della capacità lavorativa, definitiva, pari o superiore al 74%, che presentano un’anzianità contributiva di almeno 30 anni.

Dal 1° gennaio 2024, l’accesso all’Ape Sociale scatta al compimento dei 63 anni e 5 mesi di età (fino al 2023 “bastavano” 63 anni).

Chi accede all’Ape Sociale riceve, ogni mese, un assegno di importo pari al valore dell’assegno della pensione maturato al momento della presentazione della domanda. In ogni caso, l’importo non può superare i 1.500 euro lordi al mese, fino all’età pensionabile.

Oltre ai lavoratori invalidi, la misura è accessibile anche:

  • ai caregiver, che da almeno 6 mesi assistono il coniuge o un familiare convivente entro il 2° grado di parentela, con handicap grave (occorrono almeno 30 anni di contributi);
  • ai disoccupati (occorrono almeno 30 anni di contributi);
  • ai lavoratori impiegati nel settore edile (occorrono almeno 32 anni di contributi);
  • ai lavoratori impiegati in mansioni gravose (occorrono almeno 36 anni di contributi).

Pensioni anticipate per persone invalide nel 2024: Opzione Donna

Le donne lavoratrici, con una percentuale di invalidità pari o superiore al 74%, in possesso di un’anzianità contributiva di almeno 35 anni, possono accedere a Opzione Donna, una volta compiuti 61 anni di età.

Il requisito anagrafico può essere ridotto di uno o due anni in presenza di figli: con un solo figlio avuto, Opzione Donna è accessibile a 60 anni di età; con due o più figli avuti, a 59 anni di età.

Oltre alle lavoratrici con invalidità, Opzione Donna può essere richiesta:

  • dalle lavoratrici licenziate o dipendenti di aziende in crisi (l’accesso è consentito a 59 anni di età e 35 anni di contributi, a prescindere dai figli);
  • dalle caregiver, con le stesse regole dell’Ape Sociale).

Pensioni anticipate per persone invalide nel 2024: Quota 41 precoci

Anche Quota 41 per lavoratori precoci consente alle persone con invalidità riconosciuta in seguito a controllo medico, di anticipare l’accesso alla pensione.

In questo caso occorre aver versato almeno 41 anni di contributi, di cui uno prima di compiere 19 anni di età (da qui il termine “precoci”), a prescindere dall’età anagrafica.

Anche per Quota 41 per lavoratori precoci occorre una riduzione della capacità lavorativa pari o superiore al 74%.

La misura è accessibile anche ai disoccupati, ai caregiver (stesse regole di Ape Sociale e Opzione Donna), ai lavoratori impiegati in mansioni gravose o usuranti.

Pensioni anticipate per persone invalide nel 2024: pensione di vecchiaia invalidi

La pensione può essere anticipata anche di 11 anni (o 6 anni), se in possesso dei requisiti richiesti per la pensione di vecchiaia anticipata per invalidità.

In primo luogo occorre possedere una percentuale di invalidità pari o superiore all’80%. Possono accedere a questa tipologia di pensione i lavoratori e le lavoratrici dipendenti privati/e (dalla misura sono esclusi i dipendenti pubblici e i lavoratori autonomi).

Se in possesso di almeno 20 anni di contributi, le donne possono accedere alla pensione con 56 anni di età, mentre gli uomini devono aver compiuto almeno 61 anni di età.

Pensioni anticipate per persone invalide nel 2024: l’Assegno ordinario e la pensione di inabilità

Le ultime due misure che consentono il pensionamento anticipato con l’invalidità solo l’Assegno ordinario di invalidità e la pensione di inabilità lavorativa.

Per entrambe occorre aver versato almeno 5 anni di contributi, di cui 3 anni negli ultimi 5 anni prima della domanda.

A distinguere le due prestazioni sono le diverse percentuali di riduzione della capacità lavorativa: per l’Assegno ordinario occorre una percentuale di invalidità pari o superiore al 67%; per la pensione di inabilità lavorativa è obbligatorio il riconoscimento di una invalidità totale e permanente (100%).

Mentre l’Assegno ordinario è una misura rinnovabile (ogni 3 anni, al terzo riconoscimento di fila diventa permanente) e consente di continuare a svolgere un’attività lavorativa, la pensione di inabilità lavorativa è permanente e vieta lo svolgimento di qualsiasi attività lavorativa.

Pensioni anticipate per persone invalide nel 2024 per i dipendenti pubblici: quali sono?

Per i soli lavoratori pubblici sono previste tre diverse forme di pensionamento per inabilità:

  • per i lavoratori impossibilitati a svolgere qualsiasi attività lavorativa, è prevista la pensione di inabilità assoluta e permanente (occorrono almeno 5 anni di contributi, di cui almeno 3 versati nel quinquennio che precede la domanda);
  • per i lavoratori con una incapacità di svolgere una qualsiasi attività lavorativa remunerata con una certa continuità, è prevista la pensione per inabilità assoluta e permanente a qualsiasi proficuo lavoro (occorrono almeno 14 anni, 11 mesi e 16 giorni di servizio svolto);
  • per i lavoratori affetti da una disabilità permanente che non consente di svolgere la propria mansione, è prevista la pensione di inabilità assoluta e permanente alle mansioni svolte.
Pensioni anticipate per persone invalide nel 2024
Pensioni anticipate per persone invalide nel 2024: in foto un uomo in carrozzina.

Faq su pensione anticipata per invalidità

Quali sono le date da ricordare per presentare domanda per l’Ape Sociale nel 2024?

I termini per inoltrare la domanda per il riconoscimento delle condizioni di accesso per avere diritto all’Ape Sociale scadranno il 31 marzo 2024, per chi ha maturato i requisiti nel 2023 e per chi li ha soddisfatti negli anni precedenti.

Chi non ha presentato domanda entro il 31 marzo, avrà modo di recuperare entro il 15 luglio 2024: l’istituto comunicherà l’esito dell’istruttoria entro il 15 ottobre. Infine, per i ritardatari è prevista l’ultima finestra con scadenza il 30 novembre 2024: l’INPS informerà dell’esito dell’istruttoria entro il 31 dicembre 2024, ma le domande verranno prese in considerazione soltanto se rimangono a disposizione le risorse economiche per coprire la spesa.

Cosa cambia per l’Ape sociale nel 2024 per la cumulabilità con altri redditi?

Per quanto riguarda la cumulabilità del reddito da pensione con quelli derivanti da attività di lavoro autonomo occasione, rispetto alla normativa vigente, l’articolo 30, comma 2, considera cumulabili i soli redditi derivanti da attività di lavoro autonomo occasionale, nel limite di 5.000 euro lordi annui.

Come richiedere Opzione Donna?

Puoi richiedere questa misura tramite il sito ufficiale dell’INPS. La domanda va inviata online utilizzando una delle identità digitali riconosciute tra SpidCie Cns. Ricorda che se dovessi riscontrare difficoltà o problemi con la piattaforma dell’Istituto, puoi sempre fare affidamento ai servizi offerti da Caf patronati territoriali.

Chi sceglie Opzione Donna può continuare a lavorare?

Sì, si può continuare a percepire la pensione di Opzione Donna e continuare a svolgere un lavoro di tipo libero e autonomo. Qualora sceglierai di continuare a eseguire mansioni lavorative, sarai obbligata a versare contributi obbligatori previsti per i liberi professionisti.

Che differenza c’è tra assegno ordinario e assegno di invalidità?

L’Assegno d’invalidità civile è una forma di assistenza finanziaria, mentre l’Assegno ordinario di invalidità è un beneficio economico destinato a lavoratori dipendenti del settore privato e lavoratori autonomi con un grado di disabilità che riduce la loro capacità lavorativa di oltre due terzi. È importante notare che l’Assegno ordinario di invalidità è un beneficio a lungo termine e non può essere restituito.

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