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Attenzione alla case, ma solo quando servono per i decreti. Per le occupazioni abusive potreste non avere rimedio. Superbonus 110% e Decreto Salva Casa non vi salveranno

Il tema degli immobili è un fardello che si trascina dalla notte dei tempi, nonché perno ancorato delle istituzioni e tema tanto dibattuto negli ultimi esecutivi. Alle vostre abitazioni ci pensavano i bonus “bacchetta magica”, poi causa di buchi finanziari e sprechi. E come dei “deus ex machina” arrivava su un piatto d’argento la soluzione che – soldi dei contribuenti alla mano – permetteva di dare una lucidata al vostro immobile, o ancora sanare le imperfezioni, o ristrutturarlo, o “salvarlo” (l’ultimo, il decreto Salva Casa del ministro Salvini). Mancava solo brioche e caffè a coronare il sogno italico: un governo così efficiente da entrare nelle vostre case. 

Se però a entrare in casa non è il bonus del momento ma dei soggetti che irregolarmente violano la vostra proprietà, non ci sarà nessun decreto a salvarvi. Non solo, una normativa ancora inefficiente, se mescolata ad un abbandono delle istituzioni e dei paradossi (che adesso vedremo), costituirà un mix letale perché vi possiate esasperare. Ed ecco che, in un gioco politico in cui le priorità non sono all’ordine del giorno, diversi provvedimenti colmavano tutto fuorché l’illegalità. 

Sarebbe stato allora utile il Superbonus 110% a quei magrebini che diversi anni fa (come riportava nitidamente un servizio de “La Gabbia”) avevano occupato nel vicentino la casa di Tiziana, una signora esasperata che, non potendone più del mancato ascolto delle istituzioni, si era rivolta a La7. Non solo potevano “farla franca”, soggiornando indisturbati in una prioprietà altrui, ma l’avrebbero decorosamente addobbata con tutti i bonus del caso. La signora Tiziana, in seguito all’occupazione abusiva, aveva proposto un regolare contratto di affitto ed un accordo (di disperazione) per una pacifica convivenza con la scomoda situazione. Ma quando è entrata nell’abitazione occupata – senza chiavi e col “placet” dei soggetti presenti all’interno – è stata aggredita.  Goccia che ha fatto traboccare il vaso, scatenando una denuncia da parte della proprietaria dell’immobile. Ma nulla. Istituzioni assenti, poiché lei non avrebbe nemmeno potuto cambiare la serratura della porta del proprio immobile, costituendo tale condotta – paradosso – un reato. 

Episodio che non è il solo, e che certamente come una cesoia tronca sempre più il già fragile rapporto cittadini-istituzioni, che durante la pandemia si sentivano soli e abbandonati (se non con le comparsate quotidiane di virologi e politici da salotto). Perché se la priorità, quella di sanare l’illegalità e di restituire dignità, sicurezza ed un tetto agli onesti cittadini che pagano le tasse, non è sul tavolo, ci chiediamo allora cosa abbia addobbato in questi anni la lista di problematiche urgenti per i cittadini. 

Solo il Superbonus 110% era descritto come una misura distorsiva e inflazionistica sul libero mercato. La stessa Università di Oxford aveva condotto uno studio in materia, e si stima anche, come riportato dal deputato di Azione Sottanelli, che “è costato 160,5 miliardi di euro, con truffe per 15 miliardi e con ben 32 modifiche in quattro anni. Un provvedimento nato male, gestito peggio e quasi distruttivo nella sua parte finale. Un disastro economico che sarà addossato sulle spalle delle future generazioni.”

Adesso l’esecutivo fa marcia indietro. Il nuovo Dl Superbonus potrebbe essere retroattivo. Domani ci sarà il voto alla Camera. Se dovesse entrare in vigore, non poche questioni potrebbero risultare scomode per quelle situazioni a metà in cui sono ancora previsti lavori di ristrutturazione. Cambiando, in tal senso, le carte in tavola. A tamponare la ferita ancora aperta ci pensa il ministro Salvini con il Decreto “Salva Case”, che potrebbe sanare tutte le difformità di tipo formale che non corrispondono alla planimetria dell’immobile: dal muro spostato al soppalco o alla veranda.

Evidente quindi  l’importanza delle case. I decreti funzionano, ma non sanano l’illegalità. E nonostante la normativa possa sul piano pratico fornire ausilio contro le occupazioni abusive, i fatti, come dimostrato  dalla signora Tiziana, sono ben diversi. 

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