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Bergamo. Tra i temi principali di questa campagna elettorale c’è anche il commercio, punto nevralgico dei programmi di Elena Carnevali, candidata della coalizione di centrosinistra, e Andrea Pezzotta, candidato per il centrodestra. E mentre la prima prende spunto dai focus attenzionati nel corso della 79esima assemblea di Confcommercio, l’avvocato penalista snocciola tutte le sue proposte nel contesto dell’incontro che si è tenuto al suo quartier generale di via XX Settembre con il gruppo di candidati della sua lista civica che si stanno dedicando proprio alla materia.

Carnevali: “Sostenere il commercio di vicinato con contributi e bandi specifici”

La 79esima assemblea di Confcommercio tenutasi ieri è stata l’occasione per la candidata sindaca Elena Carnevali, presente all’incontro, di confermare la propria progettualità, già espressa nel programma elettorale, in tema di commercio e artigianato. “Come ha ben evidenziato il Presidente Giovanni Zambonelli – afferma la candidata – alla base di tutto restano la competenza e la formazione, leve sempre più strategiche e decisive. Vogliamo mantenere vitale il tessuto delle piccole imprese, del terziario, del commercio e delle botteghe.

Anche se molto è stato fatto negli ultimi anni per tutelare commercio e artigianato in città (si pensi ai contributi a fondo perduto negli anni della pandemia, o ai dehors a condizioni agevolate), è vero che molto c’è ancora da fare per sostenere il tessuto commerciale di Bergamo, che soffre un mancato ricambio generazionale, la concorrenza dei colossi dell’e-commerce, e risente della riduzione del potere d’acquisto delle famiglie e di una mancata programmazione regionale, con l’innesto dei grandi mall nelle vicinanze della città. Gli interventi che Elena Carnevali e le liste a suo sostegno mettono a progetto si articolano su quattro punti chiave.

Il primo: sostenere economicamente il commercio di vicinato, con contributi e bandi specifici, anche a supporto di quei negozi che svolgono un’azione di coesione sociale nei quartieri e per migliorarne i sistemi di sicurezza. Si intende poi promuovere con gli istituti di credito e la Camera di Commercio aiuti economici (rimborsati in tempi medio-lunghi e con interessi vantaggiosi) per l’apertura di nuovi esercizi commerciali. Fondamentale sarà anche promuovere, a livello nazionale, la replica per il commercio dello schema di accordi territoriali che incentivano la locazione residenziale a canone concordato (cedolare secca e sconto sull’IMU, con il conseguente contenimento dei canoni di affitto).

In questo senso, è importante sostenere in modo stabile il Distretto Urbano del Commercio, a cui sarà destinata una percentuale del canone unico relativo all’occupazione di suolo pubblico. E sostenere le realtà commerciali cittadine, anche fuori dal DUC.

Il secondo: lavorare sull’attrattività e l’accessibilità dei luoghi. Questo significa, da un lato, rigenerare lo spazio pubblico e migliorare l’arredo urbano, coinvolgendo nel processo le associazioni di categoria, come è stato fatto per via Tiraboschi, in co-progettazione con il DUC; dall’altro, rendere le vie e le botteghe più accessibili: per esempio, con più parcheggi a rotazione (disco orario eccetto residenti) o con forme di convenzionamento per il rimborso della sosta dei clienti, in accordo con il DUC, ATB e gli operatori privati. O, ancora, con la realizzazione di nuovi grandi parcheggi in punti strategici, integrati con la mobilità cittadina sostenibile. E con la valutazione di nuovi stalli di carico e scarico.

Il terzo: investire sulla formazione e sulla qualificazione professionale dei giovani, collaborando con gli enti di formazione professionale (CPF Insieme per il territorio e istituti tecnici), gli esercenti e le imprese, potenziando il ruolo orientativo dell’Informagiovani e mediante interventi specifici nelle scuole secondarie sul valore della formazione professionale. Il quarto: far sì che l’e-commerce diventi una risorsa per i commercianti e gli artigiani di Bergamo. Si lavorerà alla formazione dei commercianti riguardo alla vendita e ai servizi online, si cercheranno alleanze con le piattaforme dell’e-commerce e si promuoverà la piattaforma Bergamo Shopping, un marketplace cittadino, che consentirà di acquistare online e di ritirare in negozio.

Pezzotta all’Info Point con il gruppo commercio: “Sosta a tempo gratuita per chi acquista nei negozi della città”

Nella serata di martedì, al quartier generale di via XX Settembre, si è solto l’incontro tra una rappresentanza di commercianti della città, il candidato sindaco del centrodestra Andrea Pezzotta e tre dei quattro candidati della Lista Civica Pezzotta Sindaco che compongono il Gruppo Commercio e Lavoro: Alberto Carrara, Laura Adele Feltri ,Francesca Reggiani, Serena Grandi)

“Vogliamo ridare slancio al commercio di prossimità – così Pezzotta -. La bellezza di Bergamo dipende non solo dall’aspetto architettonico e dall’arredo urbano, ma ancor di più dalla sua vivibilità, con particolare riguardo alle fasce più deboli della popolazione come gli anziani. I negozianti, “vero presidio di servizio e vicinanza alle persone”, svolgono importanti funzioni per il controllo del territorio e la sicurezza, il decoro urbano, la pulizia, il sociale. In città si vedono le chiusure, che raggiungono numeri preoccupanti, si percepisce un disagio generalizzato degli operatori, dichiarato anche dalle associazioni di categoria, anche per la sproporzione tra gli investimenti  necessari, l’impegno lavorativo e il reddito generato.

Riteniamo fondamentale un costante ascolto e collaborazione con le associazioni di categoria, perché siamo fermamente convinti di quanto sia imprescindibile il patrimonio di conoscenza e di competenza che è propria degli Enti intermedi come le associazioni di categoria. Le associazioni sanno coniugare la conoscenza del dettaglio e delle sfaccettature delle tante realtà imprenditoriali di diverse categorie e zone, con la capacità di fare sintesi e di essere interlocutori affidabili e preparati nei rapporti con l’amministrazione comunale e gli altri enti.

Per questa ragione vogliamo realizzare parcheggi gratuiti a tempo, in prossimità degli esercizi commerciali: parcheggi a tempo, vedi vecchio disco orario, gratuito o a pagamento calmierato; creare una convenzione tramite il DUC con ATB per l’utilizzo dei parcheggi pubblici di struttura, ad esempio alla stazione autolinee e all’ex Gasometro e via Baschenis a favore dei negozi. In 10 anni non si è riusciti a farlo con ATB che è una società del Comune. Valutare la gratuità dei parcheggi di superficie il sabato e la domenica. Ma anche eliminare le piste ciclabili o corsie preferenziali inutili e recuperare spazi per i parcheggi al servizio dei negozi, in alcuni casi rivedere la soluzione viabilistica se è penalizzante per una certa zona, come è ad esempio per via Masone).

Devono essere mantenute in centro manifestazioni e attività ambulanti di pregio e qualificanti che possono portare presenze senza essere in concorrenza con i negozi. Non si possono esasperare da un lato i commercianti e dall’altro i cittadini ingolfando il centro con troppe manifestazioni. La Fiera del Libro o quella del cioccolato, per fare due esempi, sono manifestazioni che hanno un livello notevole. Per il resto è necessaria una regolamentazione più selettiva degli eventi.

Vanno creati incentivi al commercio e a sostegno del costo degli affitti. Prevediamo con le associazioni di categoria, CCIAA e banche locali forme di aiuto finanziario che favoriscano l’apertura di nuovi esercizi commerciali, replicando anche nel commercio lo schema degli accordi territoriali che incentivano la locazione residenziale a canone concordato. Vogliamo garantire contributi agli esercenti per la sicurezza, valutati bandi in collaborazione con Regione, Camera di Commercio e favorite attività di contrasto per l’abusivismo sugli affitti brevi che va a discapito di chi rispetta le regole.

Pensiamo che sia necessario che la delega al commercio venga assegnata ad un assessore e che tale delega debba riguardare a largo spettro le attività economiche, tra cui il turismo. Mantenere la delega in capo al sindaco non può consentire di dedicare il tempo e l’attenzione a tutti i problemi che sono stati evidenziati, attese anche le rilevanti conseguenze che ha la valenza del commercio per il sociale, la sicurezza e in generale la vivibilità della città. I diversi ambiti commerciali della città, avendo vocazioni diverse, hanno da affrontare problematiche diverse e ci impegneremo ad effettuare una attività di indagine delle necessità del commercio e delle attività economiche non solo in ogni quartiere ma addirittura strada per strada per capire le reali necessità. Siamo convinti che tale attività, oscura e faticosa, potrà dare frutti importanti”.

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