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Chi

– le imprese alberghiere;

– le imprese che esercitano attività agrituristica, come definita dalla legge n. 96/2006 e dalle pertinenti norme regionali;

– le imprese che gestiscono strutture ricettive all’aria aperta;

– le imprese del comparto turistico, ricreativo, fieristico e congressuale, compresi gli stabilimenti balneari, i complessi termali, i porti turistici, i parchi tematici (inclusi i parchi acquatici e faunistici).

Sono ammesse le imprese:

– che gestiscono, in virtù di un contratto regolarmente registrato, un’attività ricettiva o di servizio turistico in immobili o aree di proprietà di terzi, o che sono proprietarie degli immobili oggetto di intervento presso cui sono esercitati l’attività ricettiva o il servizio turistico;

regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese e inserite negli elenchi, albi, anagrafi previsti dalla rispettiva normativa di riferimento;

– in regime di contabilità ordinaria.

Cosa

Sono agevolabili progetti di investimento, di importo compreso tra 500.000 e 10 milioni euro, relativi a:

– interventi di riqualificazione energetica;

– interventi di riqualificazione antisismica;

– interventi di eliminazione delle barriere architettoniche;

– interventi edilizi di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia e installazione di manufatti leggeri;

– per gli stabilimenti termali: interventi di realizzazione di piscine termali e acquisizione di attrezzature e apparecchiature per lo svolgimento delle attività termali;

interventi di digitalizzazione: acquisto di modem, router e impianti wifi; realizzazione di infrastrutture server, connettività, sicurezza e servizi applicativi; acquisto di dispositivi per i pagamenti elettronici e di software, licenze e sistemi per la gestione e la sicurezza degli incassi online; acquisto di software e relative applicazioni per siti web ottimizzati per il sistema mobile; creazione o acquisto di software e piattaforme informatiche per le funzioni di prenotazione, acquisto e vendita on line di pernottamenti, pacchetti e servizi turistici; acquisto di licenze software per la gestione delle relazioni con i clienti, anche con il sistema CRM – Customer Relationship Management; acquisto di licenze software necessarie per il collegamento all’hub digitale del turismo di cui alla misura M1C3-I.4.1 del PNRR; acquisto di licenze del software ERP – Enterprise Resource Planning per la gestione della clientela e dei processi di marketing, vendite, amministrazione e servizi al cliente; acquisto di programmi software per piattaforme informatiche per la promozione e commercializzazione digitale di servizi e offerte innovative;

– interventi di acquisto/rinnovo di arredi.

I programmi devono:

– essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazione e comunque entro sei mesi dalla data di stipula contratto di finanziamento. Per avvio del programma di investimento si intende la data di inizio dei lavori relativi all’investimento oppure la data del primo impegno giuridicamente vincolante ad ordinare attrezzature o di qualsiasi altro impegno che renda irreversibile l’investimento, a seconda di quale condizione si verifichi prima. L’acquisto del suolo aziendale e i lavori preparatori quali la richiesta di permessi o la realizzazione di studi di fattibilità non sono considerati come avvio del programma di investimento;

– essere conclusi entro trenta mesi dalla data di stipula contratto di finanziamento. La data di conclusione è la data dell’ultimo titolo di spesa ammissibile. Può essere richiesta, per una sola volta, una proroga della durata non superiore a sei mesi. In ogni caso, i programmi devono essere completati entro e non oltre il 31 dicembre 2025.

Come

L’agevolazione si articola in:

a) in un contributo a fondo perduto in conto impianti, concesso sulla base degli importi ammissibili delle spese, pari a:

– per gli interventi realizzati nelle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia: 30% per le micro imprese; 23% per le piccole imprese; 18% per le medie imprese; 10% per le grandi imprese. Per la quota parte degli investimenti relativi a interventi a supporto dell’innovazione digitale promossi da imprese di micro e piccola dimensione è riconosciuto un incremento del 5%;

– per gli investimenti realizzati nelle aree 107.3.c della Carta aiuti di Stato (specifiche parti del territorio delle seguenti regioni, individuate dalla Carta nazionale degli aiuti a finalità regionale 2022-2027: Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Veneto, Friuli Venezia Giulia, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Lazio, Abruzzo): 25% per le micro imprese; 20% per le piccole imprese; 15% per le medie imprese; 5% per le grandi imprese;

– per le restanti aree del territorio nazionale (ammissibili le sole PMI): 15% per le micro e piccole imprese; 5% per le medie imprese;

b) finanziamento agevolato, concesso al tasso fisso dello 0,50% con durata minima di 4 anni (48 mesi) e massima di 15 anni (180 mesi), inclusi 3 anni di preammortamento massimi (36 mesi), correlati all’effettiva durata del programma di investimento e decorrenti dalla data di sottoscrizione del contratto di finanziamento.

Al finanziamento agevolato deve essere associato un finanziamento bancario a tasso di mercato di pari importo e durata, erogato da una banca scelta liberamente dall’impresa tra le banche aderenti alla misura (il cui elenco è pubblicato nei siti istituzionali del Ministero del Turismo, dell’ABI e di Cassa depositi e prestiti).

La somma del finanziamento agevolato, del finanziamento bancario e del contributo diretto alla spesa non può essere superiore al 100% del programma ammissibile.

Gli incentivi, ovvero la somma del finanziamento agevolato e del contributo a fondo perduto, sono riconosciuti nel rispetto dei limiti, in termini di ESL, previsti da Regolamento (UE) 651/2014, come di seguito riepilogati:

– per gli interventi realizzati nelle Regioni Calabria, Campania, Puglia e Sicilia: 60% per le micro e piccole imprese; 50% per le medie imprese; 40% per le grandi imprese;

– per gli interventi realizzati nelle Regioni Basilicata, Molise e Sardegna: 50% per le micro e piccole imprese; 40% per le medie imprese; 30% per le grandi imprese;

– per gli investimenti realizzati nelle aree 107.3.c della Carta aiuti di Stato: 30-45% per le micro e piccole imprese; 20-35% per le medie imprese; 10-25% per le grandi imprese;

– per le restanti aree del territorio nazionale (ammissibili le sole PMI): 20% per le micro e piccole imprese; 10% per le medie imprese.

Quando

Le domande di accesso alle agevolazioni possono essere presentate a partire dalle ore 12:00 del 1° luglio 2024 alle ore 12:00 del 31 luglio 2024, esclusivamente tramite la piattaforma on line di Invitalia (www.invitalia.it).

Alla domanda deve essere allegata l’attestazione della banca finanziatrice in merito alla valutazione del merito di credito e all’intervenuta adozione della delibera di finanziamento.

Ciascuna impresa può presentare una sola domanda di agevolazione.

Calcola il risparmio

Risparmio %

Si supponga che un’impresa alberghiera intenda effettuare interventi di riqualificazione energetica, antisismica e di eliminazione barriere architettoniche, per un importo totale di 830.000 euro.

Partecipando al bando FRI-Tur, l’impresa può ottenere un contributo a fondo perduto pari a:

a) se l’impresa è localizzata nella regione Basilicata o Calabria o Campania o Molise o Puglia o Sardegna o Sicilia:

– 249.000 euro (830.000×30%), nel caso di micro impresa;

– 190.300 euro (830.000×23%), nel caso di piccola impresa;

– 149.400 euro (830.000×18%), nel caso di media impresa;

– 83.000 euro (830.000×10%), nel caso di grande impresa;

b) se l’impresa è localizzata nelle regioni Centro nord Aree 107.3.c della Carta degli aiuti a finalità regionale:

– 207.500 euro (830.000×25%), nel caso di micro impresa;

– 166.00 euro (830.000×20%), nel caso di piccola impresa;

– 124.500 euro (830.000×15%), nel caso di media impresa;

– 41.500 euro (830.000×5%), nel caso di grande impresa;

c) se l’impresa è localizzata nelle restanti aree del territorio nazionale:

– 124.500 euro (830.000×15%), nel caso di micro impresa;

– 124.500 euro (830.000×15%), nel caso di piccola impresa;

– 41.500 euro (830.000×5%), nel caso di media impresa.

Oltre al contributo, l’impresa accede ad un finanziamento agevolato (tasso fisso dello 0,50%), con durata tra 4 e 15 anni (e un periodo di preammortamento di massimo 3 anni), concesso da Cassa Depositi e Prestiti, a cui deve essere abbinato un finanziamento bancario a tasso di mercato di pari importo e durata.

La somma del finanziamento agevolato, del finanziamento bancario e del contributo diretto alla spesa non può essere superiore al 100% del programma ammissibile.

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