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CREMONA – Sono circa 24mila le utenze in provincia di Cremona che dal primo luglio passeranno al servizio elettrico tutele graduali, gestito dalla società Hera Comm, che fa parte del gruppo Hera e si è aggiudicata la gara per il territorio cremonese, cremasco e casalasco. Sono i cittadini, si parla infatti solo di privati, non di aziende o esercizi commerciali, che non hanno fatto la scelta di passare al libero mercato, consentita dalle nuove normative, e sono attualmente serviti dal cosiddetto servizio a maggior tutela, gestito dalla società maggior tutela A2A.

Questa fase transitoria, entro la quale gli utenti dovranno scegliere un gestore tra quelli del libero mercato, avrà una durata di quasi tre anni, sino a fine marzo 2027.

Cosa succederà dunque dal primo luglio per queste 24mila famiglie? Operativamente, nulla. La fornitura passerà automaticamente in carico al nuovo gestore a tutele graduali, senza alcun onere economico o operativo per il cliente.

«Sarà ovviamente garantita la continuità nella fornitura – sottolinea Isabella Malagoli, amministratore delegato di Hera Comm –: in estrema sintesi, il servizio a tutele graduali prevede un prezzo unico nazionale composto da una quota variabile indicizzata al prezzo della materia prima e una quota fissa che è stata oggetto di gara fra gli operatori e che sarà frutto della media delle offerte (a sconto) vincenti di ciascun lotto di gara, in modo da non creare distinzioni territoriali. Noi abbiamo partecipato alla gara con un interesse specifico a territori dove non siamo in questo momento operativi, se non parzialmente, come il caso di Cremona e provincia, ma di cui abbiamo buona conoscenza essendo già presenti in aree vicine, come Bergamo e Lodi. Sarà fondamentale informare i clienti, seguirli e cercare di offrire loro eventuali altre opportunità. Non ci saranno, ovviamente, interruzioni di fornitura».

Entreranno nel servizio elettrico a tutele graduali le cosiddette utenze non vulnerabili. Per le utenze vulnerabili, invece, la normativa ha previsto la permanenza nell’attuale mercato di maggior tutela.

La vulnerabilità scatta al verificarsi di una delle seguenti condizioni: compimento dei 75 anni, diritto a ricevere il bonus sociale elettrico (in base al livello di reddito ISEE) o il bonus per gravi condizioni di salute, soggetto con disabilità ai sensi dell’art. 3 della Legge 104/92. Rientrano in questa categoria anche le abitazioni che si trovano in un’area considerata di emergenza per via di calamità naturali, ma questo non è il caso di Cremona e provincia.

Hera si è aggiudicata il servizio a tutele graduali in altre 36 province italiane, per un totale di oltre 1 milione di nuovi clienti elettrici, che si aggiungeranno agli attuali circa 3,8 clienti energy della multiutility.

In Lombardia Hera si è aggiudicata, oltre a Cremona, anche le province di Sondrio, Bergamo, Lodi e Pavia, per quasi 210mila clienti in regione. Hera Comm, nei prossimi, mesi aprirà uno sportello anche sul territorio provinciale. Nel frattempo, oltre a essere presente con tutti i canali remoti (piattaforma web, app MyHera e call center) ha attivato uno specifico numero verde riservato ai clienti attualmente serviti a maggior tutela. Potranno così chiedere qualsiasi informazione sul passaggio in corso. Il numero verde 800.554.000 è attivo da lunedì a venerdì, dalle 8 alle 22, il sabato dalle 8 alle 18.

UN PASSO PER ADEGUARSI ALL’EUROPA

Per gli utenti del servizio elettrico la liberalizzazione voluta dal Governo, istituita per adeguare la situazione italiana alle disposizioni dell’Unione europea, prevede che chi entrerà automaticamente nel mercato a tutele graduali in qualsiasi momento possa decidere di passare all’offerta a libero mercato di un altro operatore.

Inoltre, fino al 30 giugno un cliente non vulnerabile può fare il percorso inverso. Ovvero chiedere di passare dal libero mercato alla maggior tutela (che poi diventerà automaticamente tutele graduali).

Per farlo è sufficiente rivolgersi ai canali di contatto del gestore a maggior tutela esistenti in ogni territorio. Sul sito di Arera è disponibile un semplice tool che comunica quale sia questo gestore per ogni Comune.

«Nel nostro Paese – conferma Isabella Malagoli, amministratore delegato di Hera Comm – nel mercato elettrico, dove la tariffa è stata sempre stabilita a livello centrale, c’era un prezzo variabile, con criteri definiti dall’autorità. A livello Ue, nell’ambito del processo di liberalizzazione del mercato questa struttura doveva essere superata, e per questo le famiglie che sono ancora nel mercato di maggior tutela, dal primo luglio entreranno in quello transitorio e cambieranno operatore per poco meno di tre anni».



 

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