Ebifarm, non autosufficienza e genitorialità: le prime prestazioni. Requisiti, tempistiche e modalità di richiesta #finsubitoagevolazioni

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16 Maggio 2024

Sostegno economico in favore dell’assistenza alla non autosufficienza, per il quale sono già aperte le domande, e un contributo alla genitorialità, in partenza da settembre. Sono le prestazioni stabilite per il 2024 da Ebifarm, L’Ente bilaterale previsto dal Ccnl costituito da Federfarma e Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl e Uiltucs, per i lavoratori delle farmacie in regola con il versamento dei contributi.

Ebifarm: al via le richieste per il contributo alla non autosufficienza
In particolare, rende noto Ebifarm, è già aperta, a partire dal primo maggio, la possibilità di inoltrare le domande per accedere ai contributi per l’assistenza alla non autosufficienza, che possono essere avanzate sino al 31 dicembre 2024 in modalità esclusivamente on line (tramite sito istituzionale www.ebifarm.it). Il contributo è stabilito in 400 euro ed è erogabile una sola volta nel corso dell’anno di riferimento. Requisito principale per beneficiarne è essere in possesso di un ISEE pari o inferiore a 30.000 euro. Due sono le categorie a cui è corrisposto: 
a) lavoratore o lavoratrice con contratto di lavoro a tempo indeterminato o di apprendistato, per l’assistenza prestata in favore di una persona con disabilità in situazione di gravità (legge n. 104/1992, art. 3 comma 3), anche ricoverata a tempo pieno, che sia coniuge; parte di un’unione civile; convivente di fatto; parente di primo grado;
b) lavoratore o lavoratrice con contratto di lavoro a tempo indeterminato o di apprendistato, per l’assistenza prestata in favore di una persona – coniuge; parte di un’unione civile; convivente di fatto; parente di primo grado – con invalidità civile riconosciuta al 100%.

Da settembre sarà operativa la seconda prestazione con il supporto alla genitorialità
Per quanto riguarda il supporto alla genitorialità, si prevede un riconoscimento di 250 euro per la frequenza di uno o più figli all’asilo nido. In questo caso, la possibilità di presentare le domande è fissata dal primo settembre 2024 al 30 giugno 2025.
È essenziale allegare tutta la documentazione richiesta per garantire che la domanda sia completa e possa essere valutata. Le domande saranno esaminate seguendo l’ordine cronologico di arrivo e il pagamento sarà effettuato, di norma, entro 60 giorni dalla presentazione.

Quota di servizio e modalità di versamento
In ogni caso, come anticipato, i contributi sono erogabili – nel rispetto del Regolamento e dei limiti di spesa stabiliti dalle deliberazioni del Consiglio Direttivo – esclusivamente in favore dei dipendenti delle farmacie in regola con i versamenti. Nello specifico, la quota contrattuale di servizio è stata fissata nella misura globale del 0,10% di paga base e contingenza, per quattordici mensilità, di cui 0,05% a carico del datore di lavoro e altrettanto del lavoratore. In attesa, dell’attivazione del sistema di riscossione tramite convenzione INPS (sistema F24), è stato previsto un periodo transitorio e, in questa fase, è stato stabilito un valore convenzionale di due euro al mese per quattordici mensilità, di cui un euro a carico del datore di lavoro e uno a carico del lavoratore. Si tratta di un contributo che è da trattenersi mensilmente e da versarsi cumulativamente, con cadenza semestrale. Secondo il CCNL “il datore che ometta il versamento delle quote è tenuto a corrispondere al lavoratore con la medesima decorrenza un elemento distinto della retribuzione, non assorbibile, di importo maggiorato del 10% per 14 mensilità e che rientra nella retribuzione contrattuale”. 

Con Fasifar completata l’attivazione di strumenti contrattuali istituiti con l’ultimo rinnovo Ccnl
«Dopo l’assistenza sanitaria di Fasifar, viene completata così l’attivazione degli strumenti di welfare contrattuale istituiti nel 2021 con l’ultimo rinnovo del CCNL» ha detto a Farmacista33 Benedetta Mariani, dirigente sindacale Filcams. «L’ente bilaterale è infatti un istituto contrattuale che in altri settori funziona da anni come strumento di sostegno a determinate situazioni». Con lo scorso rinnovo è stato previsto «anche nel settore delle farmacie. I tempi tecnici di attivazione non sono stati brevi, perché è stato necessario procedere alla riforma dello statuto dell’ente, un percorso che ha avuto meccanismi complessi». Ora sono al via «le prime prestazioni e i lavoratori potranno beneficiarne e capire l’utilità dell’Ente, superando, ci auguriamo, le polemiche che si sono viste, anche per poca conoscenza, nello scorso periodo. Nei prossimi mesi verrà poi avviata da Ebifarm una campagna di comunicazione per informare i lavoratori sulle funzioni che riveste e sulle prestazioni che eroga. Rileviamo che c’è ancora poca consapevolezza dell’importanza dello strumento». 

Tra le altre aree di intervento dell’Ente, secondo le previsioni contrattuali, c’è la promozione di studi e ricerche sul settore delle Farmacie Private; sviluppo di nuovi progetti in materia di conciliazione vita-lavoro e di welfare, monitorandone gli effetti; gestione, anche attraverso convenzioni, di iniziative in materia di formazione e riqualificazione professionale; erogazione di sussidi e prestazioni in favore dei lavoratori delle farmacie private in regola con la contribuzione dell’Ente. 

TAG: CONTRATTO COLLETTIVO NAZIONALE DI LAVORO (CCNL), EBIFARM, FARMACISTI