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(Teleborsa) – “La Zes Unica deve necessariamente essere un’opportunità per il rilancio delle regioni del Mezzogiorno ed è la dimostrazione dell’impegno del nostro Governo per le imprese del Sud. Sarà fondamentale riuscire a mettere in campo precisi accordi di coesione tra le Regioni interessate, ottimizzando le risorse per vedere realizzato al meglio l’investimento. L’obiettivo sarà quello di avere una ricaduta effettiva sui territori per le aziende in termini economici ed occupazionali”. Lo ha dichiarato il senatore Francesco Silvestro, presidente della Commissione Parlamentare sulle Questioni regionali, che sarà presente al convegno “La Zes unica nel Mezzogiorno per lo sviluppo del Paese”, promosso dall’Ordine dei dottori commercialisti ed esperti contabili di Napoli, in calndario lunedì 29 gennaio 2024 alle ore 15 a Palazzo Calabritto.

A fare gli onori di casa sarà il numero uno dell’Odcec di Napoli Eraldo Turi, secondo il quale “la Zes unica è uno strumento che può costituire un volano per l’economia del Sud e i commercialisti sono pronti a offrire la loro competenza e la profonda conoscenza delle realtà imprenditoriali e dei territori per far sì che le risorse economiche siano sfruttate nel miglior modo possibile. Confrontarsi con i livelli politici nazionali su questi temi costituisce un’opportunità preziosa per creare sviluppo e occupazione al Sud”.

Tanti gli interventi previsti di tecnici ed esperti della materia: Costanzo Jannotti Pecci (presidente Confindustria Campania) ha affermato: “Guardiamo con favore all’impegno posto dal Governo per assicurare un adeguato coordinamento dei fondi disponibili, per ricondurne la spesa a logiche di impatto davvero strutturale, volte a superare divari infrastrutturali e di servizi. Condividiamo la Zes Unica, non solo perché estende a tutto il Mezzogiorno semplificazioni amministrative e incentivi previsti per le vecchie Zes, ma anche per il fatto che, con il Piano strategico, si pongono le condizioni per promuovere una politica industriale diretta a consolidare ed espandere il tessuto produttivo meridionale. Chiediamo peraltro che le imprese abbiano un ruolo concreto in cabina di regia e nella struttura di missione del nuovo modello Zes, al fine di partecipare alla costruzione della nuova strategia di sviluppo. Chiediamo inoltre che, nel passaggio dalle precedenti otto Zes alla Zes unica, non si determinino rallentamenti o interruzioni nelle autorizzazioni per nuovi insediamenti produttivi o per il potenziamento delle realtà esistenti”.

Secondo Giuseppe Nargi (direttore generale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa San Paolo) “la Banca sostiene gli investimenti nella zona economia speciale unica del Mezzogiorno attraverso un plafond dedicato da 10 miliardi di euro. Di recente abbiamo incontrato circa 25 investitori tedeschi a Francoforte per promuovere i piani di crescita dei porti del Sud Italia e attrarre nuovi capitali esteri. Il nostro Gruppo ha inoltre messo a punto la linea di finanziamento innovativa e a condizioni agevolate S-Loan ZES, destinata alle imprese interessate allo sviluppo sostenibile ed energetico all’interno di questa area. Infine, grazie ai nostri desk specializzati su settori strategici come lo shipping, siamo in grado di fornire alle aziende le migliori soluzioni, coerenti con i business plan presentati”.

Ferdinando Natali (head of region sud Unicredit) ritiene che “l’esperienza delle ZES ad oggi, con l’importante semplificazione amministrativa, un quadro integrato di agevolazioni fiscali e la pianificazione di interventi infrastrutturali e logistici, ha reso attrattive le aree e attratto capitali, anche internazionali, nel nostro Mezzogiorno. Dal nostro osservatorio vediamo un’esperienza di cui fare tesoro, anche alla luce della ZES unica.”

Maria Cristina Gagliardi (consigliera dell’Odcec Napoli) ha sottolineato che “nel momento in cui è ancora vivo lo sforzo di progettazione e definizione dei contenuti del decreto attuativo della Zes unica l’evento organizzato dall’ordine si pone l’obiettivo di favorire il confronto tra gli stakeholder per la migliore implementazione della normativa. In tale prospettiva i commercialisti possono svolgere un ruolo fondamentale nell’affiancamento dei policy maker non solo per individuare le esigenze delle imprese, ma anche per la definizione delle modalità di applicazione delle agevolazioni e degli aspetti fiscali.

Riccardo Resciniti (professore ordinario di Economia e gestione delle imprese dell’Università del Sannio) ha evidenziato “come il successo della ZES unica dipende dalle economie di agglomerazione che saprà realizzare, in una duplice direzione: da un lato, per sviluppare il plusvalore delle aree meridionali e blindare la permanenza localizzativa delle imprese locali facendo leva sul loro rapporto col territorio; dall’altro, per favorire gli Investimenti Diretti Nazionali dalle aree più ricche del Nord a quelle più povere del Sud, in modo da schiudere nuovi percorsi di crescita alle imprese settentrionali in aree a maggiore margine di sviluppo e minore livello dei costi”.

All’iniziativa parteciperanno Stefano Ducceschi (presidente della Commissione ZES: Rapporti con investitori esteri e interlocutori istituzionali) e Charles Lobdell (console dell’ufficio politico-economico del Consolato Generale Usa a Napoli.



 

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