L’Università della Tuscia si conferma come una delle università italiane con le tasse universitarie più basse del Paese. Secondo i dati relativi all’anno scorso, l’ateneo viterbese ha un livello medio annuo di contribuzione del 39% più basso rispetto alla media nazionale. Nel 2023, il totale delle contribuzioni studentesche ha rappresentato solo il 10% del fondo di finanziamento ordinario, ben al di sotto del limite di legge del 20%.
In questo contesto, gli organi accademici dell’Università della Tuscia hanno recentemente approvato la nuova disciplina delle tasse universitarie per l’anno accademico 2024-2025, introducendo importanti misure per facilitare l’accesso all’istruzione superiore e sostenere il diritto allo studio.
Tra le novità principali, l’Università della Tuscia ha deciso di mantenere la “no tax area” a 25.000 euro di ISEE. Per coloro che non rientrano in questa categoria, il calcolo delle tasse universitarie avverrà in base a reddito e merito, con l’obiettivo di garantire maggiore equità.
È stata anche introdotta una nuova fascia ISEE, e confermata la possibilità di pagare in 4 rate, offrendo così una maggiore flessibilità alla comunità studentesca e alle loro famiglie. Inoltre, il Consiglio di Amministrazione ha confermato tutte le agevolazioni previste per l’anno accademico in corso, oltre a specifiche misure di sostegno per incentivare la prosecuzione degli studi.
Queste includono l’”Esonero Fedeltà” per chi prosegue gli studi dopo una laurea triennale, lo “Sconto Famiglia” per fratelli e sorelle di studentesse e studenti già iscritti, e il programma “Torna a Casa” per agevolare il trasferimento verso l’Università della Tuscia per gli studenti del territorio che provengono da altri atenei. Anche i care leavers, giovani adulti che vivono fuori dalla famiglia di origine a seguito di un provvedimento giudiziario, godranno di uno sconto del 50% sulla contribuzione.
“La disciplina delle tasse appena varata dagli organi di governo riflette il nostro impegno costante nel promuovere l’accessibilità all’istruzione universitaria e garantire pari opportunità a tutti gli studenti”, ha affermato il Rettore Stefano Ubertini. “Abbiamo innalzato la ‘no tax area’, aumentato la flessibilità nei pagamenti e adottato un sistema di calcolo delle tasse basato su reddito e merito per sostenere studentesse, studenti e le loro famiglie, nonostante il peso dell’inflazione e gli aumenti dei costi di personale non compensati dai finanziamenti ministeriali”.
L’Università della Tuscia si conferma così come un’istituzione che pone al centro la popolazione studentesca, fornendo strumenti concreti per affrontare le sfide economiche attuali senza rinunciare alla qualità dell’istruzione.
Per ulteriori dettagli e informazioni sulle nuove disposizioni per l’anno accademico 2024-2025, si invita a consultare il sito web all’indirizzo: https://www.unitus.it/studenti/tasse-e-contributi/
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